Per Twitter sono giornate molto importanti. Dopo l’inizio del rollout del nuovo algoritmo per la funzione “mentre eri via” che permette di mettere in cima alla timeline i più importanti tweet che gli utenti non hanno ancora visualizzato, arrivano adesso i risultati fiscali dell’ultimo trimestre che evidenziano dati positivi sul fronte economico ma negativi per quanto riguarda la crescita della piattaforma.
La società, nel quarto trimestre del 2015, ha fatto registrare un fatturato di 710 milioni di dollari ed una perdita netta di 90 milioni di dollari. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, il fatturato è cresciuto del 90 per cento. Twitter ha, anche, evidenziato la forte crescita della base degli inserzionisti con un +90% rispetto all’anno precedente (in totale 130 mila inserzionisti). Dati economici positivi che hanno battuto le attese degli investitori di Wall Street. Tuttavia, se i dati finanziari sono ottimi, così non si può dire della crescita di Twitter a livello di utenti. In questo trimestre, il social network può disporre di 320 milioni di utenti attivi, lo stesso livello del trimestre precedente. Tuttavia, escludendo gli “SMS Fast Followers” cioè gli utenti internazionali che hanno una versione semplificata di Twitter in stile SMS, la base di utenze attive si riduce da 307 milioni a 305 milioni.
Un problema già, comunque, noto da tempo ma che adesso viene messo nero su bianco. La società, all’interno della lettera agli investitori relativa ai risultati fiscali, ha voluto affrontare direttamente il tema dei problemi della crescita degli iscritti alla piattaforma.
Nel tentativo di guadagnare appeal tra gli utenti ed attrarre nuovi iscritti, Twitter, per il 2016, focalizzerà la sua attenzione in 5 aree: servizio di base, live video streaming, influencer, sicurezza e sviluppatori.
La posizione attuale di Twitter, dunque, evidenzia aspetti positivi e negativi. I risultati economici mostrano una società in buona salute ma, contestualmente, non sembra essere stata ancora trovata la strada giusta da seguire per portare fuori dalla stagnazione una piattaforma social comunque apprezzata soprattutto da chi lavora nel mondo dei media.