iPhone 7, lo smartphone che Cupertino potrebbe presentare il prossimo settembre, sarà forse privo del classico jack delle cuffie da 3,5 millimetri. Un’indiscrezione che rimbalza in Rete ormai da diverse settimane, a cui ha fatto seguito una naturale evoluzione: data l’assenza di una classica porta per l’audio, potrebbe essere lanciata una versione wireless delle cuffie EarPods. Eppure, stando all’ultima nota consegnata dagli analisti di Barclays agli investitori, sembra che per gli auricolari senza fili toccherà attendere fino al 2017.
A svelare questa importante indiscrezione sono Blayne Curtis e Christopher Hemmelgarn, analisti di Barclays, in una nota consegnata agli investitori e successivamente pubblicata da Business Insider. Secondo quanto rivelato, Apple non lancerà delle EarPods wireless prima di iPhone 7S, ovvero nel 2017.
La decisione di rimuovere il classico jack delle cuffie serve ad Apple, naturalmente in attesa di conferme da Cupertino, per due principali scopi. Il primo, quello di ottenere uno smartphone ancora più sottile del predecessore. Il secondo, invece, quello di aumentare la resistenza all’acqua del device, in particolare in caso di contatto accidentale con i liquidi. L’assenza di EarPods senza fili, tuttavia, potrebbe rendere più complicata la fruizione da parte degli utenti: auricolari e simili saranno comunque collegabili al dispositivo, purché dotati di una porta Lightning.
Come facile intuire, il ricorso all’audio wireless in questo frangente è relativo a prodotti e accessori ufficiali del catalogo targato mela morsicata, mentre rimane del tutto possibile con prodotti di terze parti, come già avviene per gli smartphone della Mela già oggi in commercio. L’eliminazione del jack audio, forse la porta più diffusa al mondo, ha però generato grande malcontento fra gli appassionati del marchio, prima ancora che iPhone 7 veda la luce. Qualche settimana da, infatti, è stata addirittura avviata una petizione online, per convincere il gruppo californiano a tornare sui propri passi. Non resta che attendere il prossimo settembre, di conseguenza, per scoprire quali siano le reali strategie di Cupertino.