Il pulsante “Mi Piace” di Facebook si evolve ed arrivano le tanto attese “reazioni“. Il social network ha, infatti, annunciato l’inizio del rollout di questa nuova funzionalità che di fatto andrà a stravolgere l’utilizzo della piattaforma sociale. Trattasi, sostanzialmente, di un’estensione del pulsante “Mi Piace” che permetterà agli iscritti di esprimere con maggiore precisione il loro stato d’animo.
Facebook Reazioni: arrivano le faccine
Facebook, nel corso degli anni, grazie ai molti feedback ricevuti dagli utenti, si era reso conto che il pulsante “Mi Piace” non era più sufficiente, soprattutto in alcune specifiche situazioni.
Attribuire, per esempio, un gradimento su di un post contenente notizie negative era fonte di incomprensioni e sicuramente non permetteva all’utente di esprimere i suoi veri sentimenti sull’argomento. Con le “reazioni”, invece, gli iscritti possono ora esprimere il proprio reale pensiero su di un tema specifico. Utilizzare questo nuovo strumento all’interno del social network è molto semplice: da interfaccia web su PC, gli utenti dovranno semplicemente posizionare il puntatore del mouse sul pulsante “Mi Piace” per far comparire le “reazioni” che potranno, così, essere scelte. Da mobile, invece, gli utenti dovranno tenere premuto il dito sul pulsante “Mi piace” per far comparire le varie opzioni disponibili in sovraimpressione.
Facebook ha deciso di implementare sei diverse “reazioni”: il “Mi Piace” classico (icona con pollice verso l’alto), “Love” (icona a forma di cuore), “Ahah” (faccina che ride), “Wow” (faccina sbalordita), “Sigh” (faccina triste) e “Grr” (faccina arrabbiata). La scelta delle emoticon è stata soppesata con estrema attenzione e le opzioni scelte rappresentano stati d’animo universalmente riconosciuti e, dunque, facilmente riconoscibili: elementi propri del linguaggio condiviso del social network, insomma, nuova ricchezza per le opzioni comunicative su cui saranno costruite le relazioni.
Inoltre, sotto ad ogni post condiviso compariranno il numero esatto di reazioni suddivise per ogni tipologia.
Come funzionano le Reazioni
Con le reazioni, Facebook passa sostanzialmente da un sistema binario (mi piace la notizia / ignoro la notizia) a uno nel quale la prima opzione può essere approfondita secondo le opzioni messe a disposizione dal social network. Così facendo la scelta è duplice: da una parte c’è il “mi piace”, con il quale si potrà esprimere il proprio interesse nei confronti della condivisione; dall’altra c’è l’emoticon, con cui si può esprimere il proprio stato d’animo in conseguenza del contenuto della condivisione stessa. Le due cose operano in parallelo e su due piani differenti: il “mi piace” è relativo all’azione (della pagina o dell’amico) che ha condiviso una notizia, una immagine o una riflessione; la “reazione” è invece un giudizio al contenuto. Così facendo si può esprimere anche disapprovazione o disappunto, cosa prima impossibile poiché soltanto il “mi piace” era un giudizio di valore accettato.
Mark Zuckerberg considera evidentemente matura la propria community, portandola ad un grado di sofisticazione maggiore nel proprio modo di esprimere emotività sul network. La nuova opzione è valida tanto sugli status degli altri utenti, quanto sugli update delle Pagine. Il “mi piace” tradizionale rimane invece uguale a sé stesso sui commenti, ove rimane confermata l’opzione binaria “mi piace la notizia / ignoro la notizia”.
La rivoluzione odierna è stata profondamente studiata e ponderata da parte di Facebook che per lungo tempo ha immaginato come introdurre nuove opzioni pur aggirando un indesiderato “non mi piace”. Per più di un anno il social network ha studiato come rivoluzionare il suo pulsante “Mi Piace”, da sempre uno degli elementi peculiari e distintivi della piattaforma, ed ha lavorato a stretto contatto con gruppi di tester per trovare le giuste “reazioni”.
Facebook da oggi cambia volto e si avvicina ancora di più agli utenti, dando a questi ultimi un nuovo strumento che permette di esprimersi con maggiore efficacia con amici e contatti all’interno della piattaforma. Una rivoluzione che toccherà anche media ed aziende i cui argomenti condivisi all’interno della piattaforma saranno valutati e commentati con maggiore attenzione. Aumenta il coinvolgimento, valore primo che Facebook considera nel momento in cui pondera le opzioni di crescita del proprio servizio: coinvolgimento significa qualità, significa empatia, significa maggior valore in circolazione.
Il rollout delle “reazioni” è ancora in corso e dunque potrebbero volerci ancora alcune ore affinché tutti possano effettivamente disporne.