Promuovere la cultura musicale attraverso l’apprendimento dei suoi concetti base, sfruttando le potenzialità della piattaforma aperta e accessibile a tutti per eccellenza: il Web. È questo l’obiettivo del progetto Chrome Music Lab, messo in campo da Google e già accessibile attraverso una pagina che raccoglie alcuni esperimenti da eseguire all’interno del browser Chrome, su computer desktop, laptop, smartphone o tablet.
Il sito raccoglie alcune applicazioni (al momento sono dodici in totale, ma il numero è destinato ad aumentare) utili a spiegare altrettanti concetti della musica. Rhythm, ad esempio, è la rappresentazione animata di un classico ritmo in 4/4, Spectrogram (visibile nello screenshot allegato a fondo articolo) mostra graficamente la forma del suono prodotto da diversi strumenti, Chords può tornare utile per imparare la disposizione sulla tastiera delle note che compongono gli accordi maggiori e minori, Kandisky mette in relazione la musica e il disegno, Melody Maker può essere equiparato ad un sequencer semplificato e Oscillators simula il comportamento dei sintetizzatori, molto usati nel campo dell’elettronica.
Tutto ciò è reso possibile grazie all’impiego delle nuove API Web Audio, standardizzate dal W3C (World Wide Web Consortium) proprio con l’obiettivo di consentire ai browser di processare i segnali sonori in tempo reale. Queste, insieme a WebGL e all’API getUserMedia (che si occupa di catturare l’input di un microfono) spalancano le porte a sperimentazioni e applicazioni che grazie alla fantasia e alla creatività della community di sviluppatori potranno prendere vita direttamente all’interno delle schermate di Chrome, senza richiedere all’utente l’installazione di plugin o componenti aggiuntivi come invece accadeva in passato.