Puntuali come sempre, alle 18 del fuso italiano è cominciato il tanto atteso evento Apple “Let us loop you in”. Il keynote viene inaugurato con un video, intitolato “40 years in 40 seconds”, dedicato ai 40 anni dell’azienda, pronti a essere festeggiati il prossimo primo aprile. Sul palco sale quindi Tim Cook, per ricordare quante volte Apple abbia cambiato il mondo negli ultimi 4 decenni. E oggi ci sono 1 miliardo di device targati mela morsicata nel mondo. Proprio per questo Cook ha voluto parlare della questione della contrapposizione con l’FBI, in relazione agli eventi recenti sullo sblocco di un iPhone utilizzato nella strage di San Bernardino. Il CEO spiega come sia un dovere dell’azienda proteggere la privacy delle persone, una responsabilità a cui Apple non si sottrarrà per nessun motivo.
Si torna alle novità di Apple, con le novità relative all’ambiente, per voce di Lisa Jackson. Tutte le strutture dell’azienda nel mondo sono oggi alimentate al 93% con energia rinnovabile, ma la società di Cupertino ha anche investito in pannelli solari, come il grande impianto in Cina, abbinato a un allevamento. In Singapore, invece, Apple ha ricoperto i tetti di tutti i grattacieli sempre con pannelli fotovoltaici. Non è però tutto, poiché Apple protegge anche le foreste, con il 99% del packaging in carta riciclata o da foreste sostenibili, con progetti di rimpianto della vegetazione. Per quanto riguarda il riuso e il riciclo, invece, la maggior parte dei vecchi iPhone consegnati ad Apple sono stati riutilizzati, per lo smaltimento invece l’azienda ha inaugurato la tecnologia Liam: un robot automatizzato che smonta completamente i dispositivi, recuperando ogni materiale per futuri utilizzi.
Dall’ambiente si passa alla salute, grazie a Jeff Williams. Con il lancio di ResearchKit, le università associate ad Apple hanno potuto condurre le ricerche più grandi della storia della medicina, poiché chiunque può partecipare, aumentando notevolmente i campioni su cui gli scienziati possono lavorare. Oggi la maggior parte delle istituzioni di salute del mondo hanno avviato dei progetti ResearchKit, come mostra un video mostrato dal palco di Cupertino. Tra le patologie che ResearchKit sta aiutando, autismo, diabete e Parkinson. Ora arriva CareKit: elaborato in collaborazione con il Texas Medical Center, sarà open source e permetterà di raccogliere, in modo volontario, informazioni sul proprio stato di salute per monitorare e migliorare il diritto alla cura.