Dopo aver percorso le strade della California e del Texas, le self-driving car di Google si apprestano a fare il loro debutto anche sull’asfalto dell’Arizona, più precisamente a Phoenix. È questa la nuova città selezionata per ospitare i prototipi allestiti dal gruppo di Mountain View.
La prima fase prevede la mappatura della zona attraverso l’impiego di quattro Lexus RX450h SUV, già in azione con l’obiettivo di rilevare indicatori di corsia, semafori, cartellonistica, marciapiedi ecc. I dati raccolti saranno poi impiegati per la navigazione dei veicoli in modalità di guida autonoma. La decisione di spostarsi in Arizona non è casuale, ma dettata dall’esigenza di mettere alla prova i sistemi di bordo in condizioni differenti da quelle testate finora, raccogliendo così nuovi feedback utili al perfezionamento della tecnologia. Così ha dichiarato Jennifer Haroon, Head of Business Operations del progetto, per giustificare la scelta della location come nuova piattaforma di test.
L’area di Phoenix ha caratteristiche proprie del deserto, che ci aiuteranno a capire meglio come i nostri sensori e le nostre automobili possono gestire temperature estreme e la presenza di polvere nell’aria. Inoltre, l’Arizona è conosciuta per essere un luogo in cui ricercatori e sviluppatori sono benvenuti, dove l’innovazione è libera di prosperare e le aziende possono mettere radici.
La decisione potrebbe essere stata maturata anche in seguito alla normativa approvata dal Department of Motor Vehicles californiano, che prevede obbligatoriamente la presenza di un conducente in carne ed ossa a bordo dei veicoli self-driving e che, di conseguenza, potrebbe rappresentare un intoppo per la diffusione della tecnologia sviluppata da Google. Questo il commento sulla vicenda rilasciato da bigG nel dicembre scorso.
Con lo sviluppo di veicoli che possono trasportare chiunque dal punto A al punto B con la pressione di un pulsante, speriamo di poter trasformare la mobilità per milioni di persone, sia riducendo il numero degli incidenti causati da errori umani del 94% che permettendo di raggiungere quotidianamente la propria destinazione anche a chi non ha la possibilità di guidare un’automobile. La sicurezza è la principale priorità e la più grande motivazione per il nostro lavoro. Siamo molto delusi che la California stia limitando il potenziale delle auto a guida completamente autonoma per tutti noi che ci viviamo.