Un hashtag ripetuto ossessivamente: #beatcancer. Sconfiggere il cancro, insomma: colpirlo, risolverlo, declinarlo a semplice malattia curabile come molte altre. Ed a capo di questa chimera c’è una persona che ha già scritto il suo nome in caratteri cubitali nella storia della rete: si tratta di Sean Parker, dai più conosciuto come il fondatore di Napster e oggi pietra angolare del team Facebook.
Il progetto sarà incarnato nel Parker Institute for Cancer Immunotherapy, la cui presentazione è avvenuta nelle ultime ore in pompa magna: ben 250 milioni di dollari saranno il bacino iniziale a disposizione di un programma che viene descritto come un laboratorio senza precedenti: 300 scienziati, 40 laboratori e un metodo di lavoro di nuova concezione. Gli scienziati selezionati, in particolare, continueranno a lavorare presso le proprie strutture, ma riceveranno fondi addizionali e la possibilità di accedere a molte più risorse. Il tentativo è insomma quello di spingere gli scienziati a fare sistema, incrociando i dati per consentire alla ricerca di accelerare e raggiungere in tempi più rapidi gli obiettivi preposti.
Il denaro già versato nella ricerca sul cancro è moltissimo, ma l’asticella si è alzata: si vuole arrivare a nuovi metodi di cura che possano estirpare in modo più radicale i carcinomi dalle più comuni cause di decesso. Sean Parker è convinto che l’istituto possa fungere da elemento centrale in questa ambizione: mettere ordine nel mondo della ricerca, velocizzando il flusso del denaro e delle informazioni attraverso una struttura virtuale logica in grado di sovrintendere ai singoli processi, potrebbe fare la differenza.
Contro il Cancro con l’immunoterapia
L’iniziativa di Sean Parker definisce in modo più completo il profilo del mecenate del nuovo millennio: dopo i tentativi di Larry Page con il DNA e di Bill Gates contro la Malaria, ora Sean Parker impugna una delle sfide più complesse cercando di mettere nuove armi nelle mani della ricerca scientifica. Lo fa attraverso un percorso che da tempo si è fatto promettente: l’immunoterapia, qualcosa che lo stesso Parker ha definito come un intervento “hacker” sulle cellule nel tentativo di metterle in competizione per sconfiggere quelle maligne a partire da quelle immuni.
Il ruolo di Sean Parker nel progetto sarà di primo piano: l’imprenditore segue ormai da anni le strade dell’immunoterapia e in questo tempo ha anche perso alcuni conoscenti risvegliando una volta di più la coscienza sul grave costo economico ed emotivo che i tumori comportano anno dopo anno. Ora il suo nome è in capo al progetto anche per motivi di comunicazione, ma il suo obiettivo è quello di rimanere in sella all’istituto per calamitare nuove risorse e metterle a disposizione di un ramo tanto complesso quanto promettente. Sean Parker non è soltanto un comprimario, insomma, ma intende assumere ruolo protagonista e seguire da vicino i passi avanti compiuti dai propri ricercatori.
Il sito ufficiale del Parker Institute for Cancer Immunotherapy investe molte parole per spiegare la novità del proprio approccio: a differenza di chemioterapia o radioterapia, l’immunoterapia non intende sconfiggere direttamente le cellule tumorali, ma intende invece aiutare il sistema immunitario a identificare e sconfiggere il cancro. Si tratta dunque di un approccio che, sia pur se estremamente complesso per la quantità di variabili che coinvolge, si configura come l’orizzonte più concreto per arrivare ad una soluzione unica, vera e sistematica dei carcinomi. E la differenza principale, spiega ancora il sito, è nella “durabilità”: una volta che si è istruito il sistema immunitario, infatti, si riduce nel tempo la possibilità di una ricaduta e si trasforma la sopravvivenza a 5/10 anni in vera e propria vittoria contro il tumore.
Gli obiettivi sono dunque troppo altisonanti per non tentare: grandi scienziati e grandi budget possono fare molto se organizzati nel modo migliore. Il Parker Institut for Cancer Immunotherapy nasce con questo scopo e per Sean Parker è questa la sfida principale di una carriera che lo ha portato a 36 ad assere uno degli imprenditori di maggior successo al mondo. Napster ha rivoluzionato il mondo della musica, Facebook quello delle comunicazioni personali: ora nel mirino c’è la medicina ed un nemico contro cui l’uomo combatte da secoli: il cancro.