Anche Viber ha deciso di seguire la strada di WhatsApp, annunciando l’attivazione della crittografia end-to-end con la versione 6.0 del client di messaggistica per iOS, Android, Windows, Mac e Linux. Questa funzionalità di sicurezza impedisce a chiunque di intercettare la comunicazione. L’azienda ha inoltre implementato l’autenticazione dei contatti e le chat nascoste per garantire la privacy degli utenti.
Con la crittografia end-to-end tutte le comunicazioni rimangono private. Gli utenti possono effettuare chiamate e inviare messaggi, foto e video, senza paura di essere intercettati da cybercriminali o governi spioni. È necessario però aggiornare sia l’app installata sul dispositivo primario usato per la registrazione, sia quella installata sui dispositivi secondari, usando lo stesso account. Chiaramente, le conversazioni verranno protette solo se tutti gli utenti hanno scaricato Viber 6.0. L’attivazione della crittografia viene indicata con un lucchetto di colore grigio nella finestra di composizione dei messaggi.
L’autenticazione dei contatti è un’ulteriore livello di sicurezza che permette di verificare l’identità del destinatario. La procedura funziona solo durante una chiamata vocale e consiste nel leggere un codice. Se la sequenza dei numeri è uguale a quella visualizzata sullo smartphone dell’altra persona, il contatto è “fidato”. In questo caso, l’icona del lucchetto diventa di colore verde. La funzionalità è utile, ad esempio, quando l’app viene installata su un nuovo dispositivo (l’icona del lucchetto diventa di colore rosso) o se viene rilevato un attacco man-in-the-middle.
Le chat nascoste, invece, consentono di nascondere le conversazioni elencate nella schermata principale, inserendo un PIN a quattro cifre. Sui dispositivi iOS è possibile usare il sensore Touch ID.