I servizi di cloud storage permettono di conservare un numero praticamente infinito di file, mentre molti dispositivi integrano SSD con capacità limitata. Durante un evento organizzato a Londra, Dropbox ha presentato l’anteprima di una nuova tecnologia che semplifica l’accesso a grandi quantità di dati dal desktop, evitando l’uso dell’interfaccia web. Project Infinite è indirizzato principalmente alle aziende, ma la funzionalità potrebbe essere disponibile anche per gli utenti privati.
Per evitare il download dei file più ingombranti, Microsoft aveva implementato i “segnalibri” (placeholder in inglese) su OneDrive, ma la feature è stata rimossa in Windows 10 (potrebbe ritornare con un futuro aggiornamento), in quanto aveva causato confusione tra gli utenti. Dropbox ha invece risolto il problema indicando chiaramente i file conservati online e quelli presenti sul disco del computer. Per i primi viene utilizzato un segno di spunta verde, mentre per i secondi è visibile l’icona di una nuvola. Project Infinite consente quindi di accedere a tutti i file dal desktop.
Per i file memorizzati sul cloud viene mostrata l’icona corrispondente nel Mac Finder o in Windows Explorer, ma lo spazio occupato è pari a zero. È sufficiente un doppio clic per scaricare il file da Dropbox e aprirlo nell’applicazione nativa. Ogni modifica effettuata verrà automaticamente sincronizzata con il cloud. La voce “Salva copia locale” permette di salvare su disco specifici file e cartelle. Tutte le informazioni (metadata), come dimensione e data di creazione/modifica sono accessibili senza il download del file.
Project Infinite è attualmente in fase di test presso alcuni clienti business. Non è noto quando la tecnologia sarà disponibile per tutti.