Al momento dell’annuncio, il progetto Hyperloop è stato etichettato come l’ennesimo moonshot della Silicon Valley: troppo avveniristico per poter essere davvero realizzato. L’idea di Elon Musk è quella di creare un mezzo di trasporto terrestre in grado di coprire lunghe distanze in breve tempo, potenzialmente da Los Angeles a San Francisco in soli 30 minuti.
Ogni singola parte dev’essere accuratamente progettata, testata e collaudata. Questo vale anche per il sistema impiegato per gestire il movimento delle carrozze (termine che, considerato il grado di innovazione, potrebbe suonare anacronistico). La startup Hyperloop Transportation Technologies ha presentato la propria idea, chiamata Passive Magnetic Levitation, ovvero una levitazione magnetica passiva ritenuta più sicura ed economica rispetto a quella utilizzata dai treni MagLev già in viaggio in Cina ed Europa.
Hyperloop si basa su un sistema ideato nel 2000 dal fisico statunitense Richard Post e chiamato Inductrack, che prevede l’uso di avvolgimenti non alimentati a terra e magneti permanenti sotto il pod (il vettore in movimento). L’interazione tra le due parti ne causa l’allontanamento, eliminando qualsiasi forma d’attrito. Un approccio di questo tipo cancella la necessità delle complesse e costose infrastrutture degli impianti MagLev.
I passeggeri di Hyperloop viaggeranno all’interno di tubi dai quali è stata asportata l’aria, così da ridurre al minimo la resistenza durante il moto, raggiungendo velocità di oltre 1.200 Km/h. In merito alla sicurezza della tecnologia, Bibop Gresta (COO di Hyperloop Transportation Technologies) garantisce la massima affidabilità.
Da un punto di vista della sicurezza, il sistema offre enormi vantaggi, poiché la levitazione avviene solo attraverso il movimento. Anche in caso di problemi nell’alimentazione, i pod di Hyperloop continuerebbero a rimanere sollevati, per toccare i binari solo dopo aver raggiunto una velocità minima.
Sono tre le realtà impegnate nello sviluppo di soluzioni dedicate al progetto di Elon Musk: la già citata Hyperloop Transportation Technologies (HTT), la quasi omonima Hyperloop Technologies Inc. (HTI) e SpaceX.