Siri ha un erede più intelligente e si chiama Viv. L’assistente digitale, presentato da Dag Kittlaus (il creatore di Siri) durante il TechCrunch Disrupt NY, risponde anche a domande complesse ed è più open del suo predecessore. La piattaforma consente infatti l’integrazione con servizi di terze parti, offrendo un’interazione uomo-macchina più completa. Viv è «l’intelligenza artificiale che darà vita agli oggetti inanimati attraverso la conversazione».
Come Siri, Cortana, Google Now e Alexa, anche Viv è un’intelligenza artificiale “orizzontale”, quindi è in grado di gestire un’ampia categoria di task, ma a differenza degli altri assistenti personali può eseguire azioni più complesse e rispondere correttamente a quesiti più specifici, ad esempio “Ci saranno più di 70° F vicino al Golden Gate Bridge dopo le 5 PM di dopodomani?”. Per molte domande, gli altri assistenti cercano le risposte sul web e quindi possono solo visualizzare le previsioni del tempo in una città, non in un luogo e in un orario specifici.
Viv segue un approccio più simile ai bot di Facebook Messenger e Amazon Alexa, in quanto può interagire con servizi di terze parti ed eseguire compiti di vario tipo, come l’invio di una somma di denaro tramite Venmo, l’acquisto di un libro, la prenotazione di camera o il noleggio di un’automobile.
Viv è stato progettato per essere agnostico, per cui può essere utilizzato su ogni dispositivo e ogni sistema operativo. Invece di avere decine che app per ogni servizio sarà possibile sfruttare l’assistente per gestire più servizi, ovvero un’interfaccia intelligente per tutto. Kittlaus non ha fornito una data precisa, ma ha solo dichiarato che Viv sarà disponibile entro fine anno.