La software house norvegese ha annunciato un’altra funzionalità per dimostrare che il suo browser è ancora una volta “il primo”. Dopo l’ad-blocker nativo e la VPN gratuita, gli utenti desktop troveranno la nuova modalità di risparmio energetico. Opera promette un incremento dell’autonomia fino al 50% per i notebook. Il Power Saving Mode è incluso in Opera Developer per Windows, Mac e Linux, ma dovrebbe arrivare nella versione stabile nelle prossime settimane.
Dato che il browser è l’applicazione più utilizzata dagli utenti, Opera ha sviluppato una funzionalità che permette di utilizzare il notebook per un numero maggiore di ore, prima di collegare l’alimentatore. Quando il cavo di alimentazione è scollegato, accanto alla barra degli indirizzi e delle ricerche compare l’icona di una batteria. Un clic sull’icona apre una piccola finestra con uno switch per l’attivazione della modalità di risparmio energetico. Il browser suggerisce l’uso del Power Saving Mode anche quando rileva un livello della batteria inferiore al 20%.
L’utente non si accorge di nulla, ma “dietro le quinte” vengono effettuate diverse ottimizzazioni: le attività nelle schede in background sono ridotte, la CPU viene risvegliata meno volte, i plugin non utilizzati sono messi in pausa, il frame rate viene ridotto a 30 fps, viene forzata l’accelerazione hardware per i codec video e le animazioni dei temi sono bloccate. Anche l’ad-blocker integrato contribuisce alla diminuzione dei consumi.
In base ai test effettuati con un Lenovo X250 (Intel Core i7-5600U, 16 GB di RAM e Windows 10) e Selenium WebDriver, la batteria ha garantito un’autonomia di 2 ore e 56 minuti con Opera 39 Developer rispetto ad 1 ora e 58 minuti con Power Saving Mode disattivato e 1 ora e 54 minuti con Chrome.