L’evoluzione del concetto di mobilità passa anche attraverso iniziative che coinvolgono gli automobilisti in prima persona. Ne è l’esempio perfetto il car pooling, un servizio che permette di ridurre il numero di veicoli in circolazione mettendo in contatto coloro che devono effettuare lo stesso tragitto nello stesso momento. Un’idea rivolta, ad esempio, ai pendolari che ogni giorno si spostano verso il luogo di lavoro.
È in questo panorama che Waze intende dire la propria, con il lancio dell’applicazione Waze Rider (per Android e iOS) e l’avvio di una fase di test che in un primo momento interessa la Bay Area di San Francisco. Il funzionamento è presto spiegato: Tizio viaggia ogni giorno dalla propria abitazione all’ufficio, occupando un solo posto all’interno della propria vettura; anche Caio effettua lo stesso tragitto, in solitaria. Se gli orari combaciano, i due possono accordarsi e utilizzare una sola auto, dividendo le spese, alleggerendo il traffico e riducendo le emissioni nocive. E ultimo punto, ma non meno importante, socializzando.
I dipendenti delle aziende utilizzano la nuova app Waze Rider per trovare un guidatore Waze che viaggia nelle stessa direzione. Invece, i conducenti utilizzano l’app Waze per offrire un passaggio. L’organizzazione, la comunicazione e i pagamenti vengono gestiti automaticamente dalle applicazioni.
Va precisato che il car pooling di Waze è già in fase di test dallo scorso anno nel territorio di Israele, paese d’origine del team di sviluppo, acquisito da Google nel 2013 con l’intento di migliorare la navigazione stradale del servizio Maps. L’annuncio di oggi ne segna l’arrivo negli Stati Uniti, che con tutta probabilità anticipa un futuro rollout a livello internazionale. Ai conducenti, oltre al rimborso di una parte del carburante consumato, vengono riconosciuti 0,54 dollari per ogni miglio percorso per il servizio offerto.