Una spinta decisiva al settore degli indossabili potrebbe arrivare da iniziative come quella messa in campo dal team ATAP (Advanced Technology and Projects) di Google con Project Jacquard: non uno smartband, né un orologio intelligente, ma un vero e proprio vestito che al suo interno nasconde un concentrato di tecnologia, del tutto invisibile. Presentato all’I/O dello scorso anno, è tornato protagonista nell’edizione 2016 dell’evento dedicato agli sviluppatori.
Si tratta di un tessuto sensibile al tocco, da integrare nei vestiti tradizionali e da utilizzare come fosse una sorta di trackpad. Dal palco di Mountain View, bigG conferma il proseguimento della partnership con Levi Strauss svelata lo scorso anno, che porterà al lancio sul mercato dei primi abiti smart nel corso della primavera 2017. Un esempio è fornito dal video in streaming di seguito, con quello che Levi’s chiama Commuter Trucker Jacket, una giacca realizzata in tessuto di jeans che nelle estremità delle maniche integra veri e propri controller utili per interagire con la riproduzione dei brani musicali, con le telefonate e con le mappe per le indicazioni stradali. Bastano un tocco o uno swipe.
Lo scambio di dati con lo smartphone avviene tramite modulo Bluetooth. All’interno del vestito sono nascosti anche LED per offrire un feedback visivo, un piccolo motore per la vibrazione e la batteria necessaria ad alimentare il tutto. Google ha annunciato che agli sviluppatori verrà fornito un SDK utile per integrare le funzionalità offerte da Project Jacquard all’interno delle proprie applicazioni.
Come già detto, il debutto sul mercato del Commuter Trucker Jacket di Levi’s avverrà entro la primavera 2017 (prezzo e territori interessati non sono stati comunicati), mentre già nell’autunno di quest’anno alcuni fortunati potranno testarlo in anteprima grazie ad una sorta di fase beta.