Apple Pay, il servizio di pagamento mobile lanciato circa due anni fa da Cupertino, potrebbe presto raggiungere nuovi mercati. È quanto annuncia Jennifer Bailey, vicepresidente del sistema in oggetto, nel commentare come Apple stia “lavorando rapidamente” per portare Apple Pay in altre nazioni. Al momento, però, non è nota una tabella di marcia né un possibile approdo in Italia.
Apple Pay è stato introdotto con il lancio di iPhone 6: grazie all’abbinamento con un chip NFC, è possibile provvedere a pagamenti veloci e istantanei, ovviamente dove il servizio è disponibile. Oggi il sistema di pagamento risulta accessibile negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, in Australia, in Cina e a Singapore e, così come annunciato questa settimana, è compatibile con circa l’80% delle carte di credito diffuse in questi paesi. Apple, tuttavia, non si accontenta e prevede di accedere presto a nuovi mercati. Così ha spiegato Bailey:
Il nostro obiettivo è di portare Apple Pay in ogni mercato significativo in cui Apple opera.
La dichiarazione, rilasciata in un’intervista per TechCrunch, è stata quindi accompagnata da una spiegazione di massima sulle strategie scelte da Apple per individuare le nazioni dove Apple Pay potrebbe riscuotere il maggior successo:
Innanzitutto guardiamo alle dimensioni del mercato per i prodotti Apple. Quindi osserviamo la penetrazione di carte di credito e di debito, poi la copertura esistente dei servizi di pagamento contactless.
Qualche mese fa si è ipotizzata la possibile espansione, seppure senza conferme ufficiali da parte di Cupertino, di Apple Pay anche nel Vecchio Continente. Dopo il Regno Unito, dove il servizio è ormai attivo da diverso tempo, pare che sia la Spagna uno dei prossimi candidati ideali per l’innovazione di pagamento targata mela morsicata. Così come già annunciato in apertura, al momento non vi sono precisi piani per lo sbarco di Apple Pay in Italia, né date eventuali di abilitazione del servizio.