ZTE Axon 7 sarà il primo telefono ad arrivare sul mercato a potersi fregiare della certificazione di Google per la tecnologia Daydream dedicata alla realtà virtuale. Annunciata la scorsa settimana in occasione dell’I/O 2016, è una piattaforma aperta che consentirà ai partner OEM di realizzare dispositivi e visori VR, così come agli sviluppatori di dar vita ad applicazioni, giochi e servizi di intrattenimento.
Oggi arriva da Clay Bayvor, numero uno della divisione di bigG per la realtà virtuale, una notizia che in molti non accoglieranno nel migliore dei modi: nemmeno uno degli smartphone top di gamma attualmente presenti sul mercato sarà compatibile con la tecnologia. Niente supporto per Samsung Galaxy S7, Huawei P9, HTC 10 o LG G5, dunque, giusto per fare alcuni esempi, ma nemmeno per i Nexus 5X e Nexus 6P commercializzati direttamente dal gruppo di Mountain View. Il motivo di una tale scelta è da ricercarsi nella volontà di garantire un’esperienza VR senza compromessi in termini di qualità.
Posso dirvi che con tutta probabilità non ci saranno telefoni “retroattivamente” Daydream-ready. Vogliamo mantenere l’asticella della qualità molto alta e per farlo è necessario che tutte le componenti siano perfette. Dunque, fan della realtà virtuale, posso consigliarvi di tenere duro ancora pochi mesi prima di scegliere il vostro prossimo telefono… così da poterne comprare uno con supporto a Daydream.
Con Daydream, Google intende offrire al più ampio bacino di utenti possibile la tecnologia VR. Sarà l’evoluzione di Cardboard: non più un visore in cartone, ma un indossabile più comodo e soprattutto con sensori integrati che garantiranno la quasi totale assenza di lag nel rilevamento e nella riproduzione dei movimenti. Anche i display degli smartphone utilizzati dovranno essere all’altezza: risoluzioni elevate e supporto ai 60 fps, un framerate necessario per giochi e contenuti multimediali proiettati a pochi centimetri di distanza dagli occhi.