Dopo le novità relative a watchOS, alla WWDC 2016 è giunto il momento di parlare di tvOS. Eddy Cue spiega come la nuova Apple TV sia stata un vero successo fra i consumatori e gli sviluppatori, tanto da aver collezionato ottime recensione della critica. Vengono quindi annunciato alcuni nuovi canali video per il set-top-box, quasi tutti dedicati agli utenti statunitensi.
La prima vera novità riguarda il telecomando Apple TV Remote, con un’app equivalente per iPhone, affinché il telefono possa essere sfruttato come l’accessorio ufficiale Apple. Siri, nel frattempo, permette di cercare contenuti per argomento, almeno nelle nazioni dove l’assistente vocale è abilitato per Apple TV. Nel mentre, migliora la ricerca vocale anche su YouTube. Particolarmente interessante è Single Sign-On, una feature per accedere una sola volta a tutti i propri account di streaming, così come la modalità Dark Mode per l’interfaccia, per ridurre lo stress visivo nelle stanze scure. Il nuovo tvOS è disponibile da oggi agli sviluppatori e dall’autunno ai consumatori finali.
È il turno di OS X e Craig Federighi, così come già anticipato, parla delle indiscrezioni sul nuovo nome per il sistema operativo: macOS Sierra. Il nuovo sistema operativo migliora Continuity, la funzione che unisce iOS e il Mac: arriva Auto Unlock, per sbloccare il Mac con il proprio iDevice, ma anche Universal Clipboard, per agevolare le operazioni di copia-incolla. iCloud Drive, invece, permette ora di condividere file e desktop con tutti i dispositivi della casa. Non ultimo, arriva un nuovo metodo per liberare automaticamente spazio sull’hard disk, con la possibilità di liberare enormi quantitativi di GB, anche avvalendosi della nuvola.
Apple Pay arriva sul Mac o, meglio, sul web. È sufficiente sfruttare Continuity con un iDevice dotato di Touch ID, per effettuare acquisti online tramite il proprio Mac.
Dopo alcune feature minori, come il PIP già introdotto su iPad lo scorso anno, su Mac arriva finalmente Siri, l’assistente vocale di Cupertino. Per accedere a Siri è presente una nuova app, posizionata a fianco del Finder. L’assistente funziona in modo del tutto analogo che su iPhone e iPad, sia ridotta a finestra che a schermo intero. In particolare, Siri è stata ottimizzata per occuparsi dei lavori in background, come la riproduzione di musica o le ricerche collaterali sul Web. I risultati mostrati, infine, possono essere trascinati dalla finestra di Siri al desktop per un salvataggio rapido.
macOS Sierra sarà disponibile agli sviluppatori oggi, inoltre vi sarà una beta pubblica a luglio, quindi la versione finale in autunno.