In questo articolo non si parla di standard, di codice oppure di noiose specifiche. In questo articolo si parla delle faccine che ben presto tutti noi utilizzeremo ogni giorno nelle chat con gli amici, delle icone a cui faremo ricorso per rendere più divertenti e dinamiche le conversazioni online, ai simboli che torneranno utili per veicolare un messaggio senza ricorrere alle parole. In questo articolo si parla di emoji.
Arriva direttamente dal blog ufficiale dell’Unicode Consortium la conferma della definizione di Unicode 9.0. Il documento di fatto standardizza 72 nuovi emoji tra i quali figurano un facepalm (chi è avvezzo alle discussioni su Internet sa bene di cosa si tratta), un clown, un Pinocchio dal naso allungato, un cow boy, una emoticon intenta a soffiarsi il naso, le medaglie del podio olimpico (giusto in tempo per Rio 2016), un guantone da boxe, un pipistrello e un braccio teso che regge uno smartphone intendo a scattare un selfie. Di seguito un’immagine che prova a raccoglierle tutte. Va specificato che l’aspetto di ogni simbolo potrà variare in base all’applicazione o al servizio utilizzato. Serviranno inoltre dei mesi perché tutti i dispositivi siano in grado di introdurre il supporto alle novità annunciate.
Non è tutto: Unicode 9.0 aggiunge il supporto a nuove lingue poco utilizzate, più precisamente all’Osage (un idioma dei nativi americani), al Nepal Bhasa (Nepal), al Fulani (Africa), al dialetto Swahili Bravanese (Somalia), all’ortografia araba Warsh (usata nel nord e nell’ovest dell’Africa) e al Tangut (Cina).
Se ancora tutto questo non fosse sufficiente, il Consortium ha pensato anche ai televisori di ultima generazione, aggiungendo alle specifiche 19 simboli disegnati espressamente per le TV con pannello 4K, ovvero in formato Ultra HD.