All’inizio del mese scorso la conferma della stretta di mano tra Google e Fiat Chrysler Automobiles per un progetto legato alla guida autonoma. Una partnership finalizzata, almeno in un primo momento, ad avviare una fase di test della tecnologia sviluppata nei laboratori di Mountain View e dedicata alle self-driving car su un totale di 100 unità del minivan Pacifica.
A parlarne, in occasione dell’accordo, è stato lo stesso Sergio Marchionne. Oggi emergono dalle pagine del sito The Information indiscrezioni che sembrerebbero ridimensionare l’impatto della collaborazione sul settore delle quattro ruote: a quanto pare bigG non condividerà alcuna propria tecnologia con FCA e le due parti in causa non avrebbero nessuna intenzione di avviare in futuro la vendita del veicolo autonomo. Più semplicemente, Google sarebbe alla ricerca di un modo per far fruttare economicamente gli investimenti messi in campo negli ultimi anni per lo sviluppo del proprio sistema.
Google, l’azienda per eccellenza nell’ambito delle self-driving car, non ha una strada privilegiata da percorrere per generare profitti dalla tecnologia, al contrario di molti dei suoi concorrenti.
Secondo la fonte del rumor, per Google offrire in licenza l’utilizzo della propria tecnologia (ipotesi considerata fino ad oggi) potrebbe non essere la scelta migliore, innanzitutto perché non consentirebbe al gruppo di esercitare un controllo diretto sull’hardware, ovvero sul veicolo che andrebbe ad equipaggiare il sistema di self-driving. Al tempo stesso, gli automaker potrebbero trovare più conveniente sviluppare da sé la tecnologia, una strada che diverse realtà (ad esempio Ford) hanno già scelto di percorrere.
La società si è portata avanti nella corsa allo sviluppo di veicoli completamente autonomi che si assumono la responsabilità per la sicurezza dei loro passeggeri, ma le reali domande rimangono quelle a proposito dell’abilità di Google nel commercializzare le vetture una volta pronte. Lo stesso può essere detto di due dei più importanti rivali, ovvero Baidu e Apple.