Twitter consente a tutti i suoi iscritti la possibilità di richiedere un account verificato. Il social network ha, infatti, annunciato la disponibilità di una form grazie alla quale è possibile richiedere lo status di account verificato. Gli account verificati su Twitter, si ricorda, permettono alle persone di identificare gli iscritti e le organizzazioni come autentici e sono segnalati attraverso un’icona azzurra.
Sino ad oggi, questa possibilità era offerta solamente ad organizzazioni e personaggi famosi ma, adesso, il social network ha deciso di aprire gli account verificati a tutti i suoi iscritti. L’obiettivo di questa scelta è di aiutare gli utenti della piattaforma a trovare gli account di maggiore qualità indipendentemente da dove si trovino. Un modo, dunque, per ampliare la propria rete all’interno del social network sicuri che i nuovi contatti siano affidabili e di qualità. Non è, comunque, ancora ben chiaro il vero fine di questa scelta visto che ad oggi sono circa 187 mila gli account verificati su oltre 310 milioni di utenti attivi. Da capire, inoltre, se tutti gli iscritti potranno davvero ricevere lo status di account verificato o se il riconoscimento verrà dato solamente a specifiche figure.
Effettivamente, all’interno della pagina di verifica di Twitter si legge:
Approviamo account gestiti da utenti che si occupano di musica, moda, spettacolo, politica, religione, giornalismo, comunicazione, sport, imprenditoria e altre aree chiave di interesse. Se ritieni che il tuo account sia di interesse pubblico e debba essere verificato, in questo articolo trovi le informazioni su come inviare una richiesta.
Appare chiaro, quindi, che sebbene la richiesta possa essere fatta da tutti, il riconoscimento sembra sarà dato solamente a specifiche figure iscritte al social network. All’interno della pagina di supporto sono presenti, inoltre, alcuni requisiti per ottenere lo status di account verificato come possedere un numero di telefono verificato, un indirizzo email confermato, una foto ed altro.
Inoltre, questa scelta potrebbe anche essere ricondotta anche al tentativo di bloccare contenuti di tipo razzista e offensivo, incoraggiando l’uso di nomi e cognomi reali.