Trema il mondo del file sharing. KickassTorrents, uno dei punti di riferimento per i file Torrent, è stato oscurato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. L’operazione della autorità americane si è estesa anche all’arresto di Artem Vaulin, un ragazzo di 30 anni originario di Kharkivin Ucraina, accusato di essere il proprietario di KickassTorrents. Il giovane è stato fermato ed arrestato in Polonia. A suo carico accuse molto pensati del calibro di violazione del copyright e riciclaggio di denaro sporco. Le autorità americane avrebbero chiesto, anche, l’immediatamente estradizione del giovane per condurlo velocemente sul suolo statunitense.
Inoltre, una corte federale di Chicago ha ordinato il sequestro di diversi domini collegati alle attività di KickassTorrents. Il portale risulta, adesso, effettivamente irraggiungibile, anche provando ad utilizzare alcuni “trucchi” come il cambio dei DNS. Con un milione di visitatori unici al giorno KickassTorrents è diventato il sito Torrent più utilizzato della rete, battendo anche il precedente primato di The Pirate Bay. Secondo l’accusa, KickassTorrents avrebbe distribuito contenuti protetti da copyright come film e musica per un controvalore di circa 1 miliardo di dollari. Complessivamente, il portale dedicato al file sharing avrebbe fatturato complessivamente oltre 16 milioni di dollari in pubblicità.
Artem Vaulin, in passato, avrebbe più volte fatto ostruzionismo alle richieste delle major sulla rimozione di link illegali. In questo modo, Artem Vaulin, secondo l’accusa, allungava volontariamente i tempi per la loro rimozione.
Secondo Leslie R. Caldwell del Dipartimento di Giustizia, KickassTorrents utilizzava una serie di server sparsi in tutto il mondo per le sue attività illegali. Anche i domini erano stati più volte spostati a causa di ripetute cause civili.
Alcuni dettagli curiosi sull’indagine emergono all’interno del documento federale contenente la denuncia. Gli investigatori, infatti, avrebbero comprato pubblicità sul sito, fingendosi inserzionisti, per conoscere il conto corrente associato. Inoltre, anche Apple avrebbe partecipato alle indagini fornendo i dati su Vaulin acquisiti attraverso una sua transazione su iTunes.