iOS 10, nuove emoji per la gender equality

Apple ha rilasciato, nella tarda serata di ieri, un nuovo aggiornamento per le beta di iOS 10, il sistema operativo mobile pronto alla release finale il prossimo settembre. Fra le tante novità, un certo successo sembrano aver raccolto le nuove emoji implementate da Apple: la società, infatti, ha aumentato il proprio parco di icone e faccine con altri 100 esemplari. Non è però tutto, poiché il gruppo californiano ha deciso di puntare sulla gender equality.

Grazie al nuovo aggiornamento di iOS 10, l’utente potrà ora scegliere il genere preferito per le proprie emoji. Le icone che fino a oggi hanno rappresentato un personaggio maschile, come ad esempio quella del poliziotto, potranno trovare corrispondenza anche con un personaggio femminile. Viceversa, quelle esclusivamente femminili fino al precedente aggiornamento, come quella relativa al taglio di capelli, ora disporranno anche di un corrispondente per gli uomini. Così come da qualche anno a questa parte, inoltre, tutte le emoji presentano dei controlli per la scelta del colore della pelle, così da riflettere ogni etnia mondiale. I nuovi controlli per le emoji sono, infine, disponibili sia su iPhone che su iPad e iPod Touch, naturalmente fra le versioni compatibili con iOS 10.

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Questo nuovo set di faccine e icone segue le modifiche all’Unicode implementate lo scorso luglio dall’Unicode Emoji Subcommittee, che ha deciso di garantire equità di genere per 33 dei più classici e diffusi esemplari. Apple, tuttavia, pare non abbia ancora implementato alcune delle nuove icone approvate, come quella dello scienziato o del cuoco, ma è probabile le introduca prima della release finale del sistema operativo.

iOS 10 non giungerà nelle mani dei consumatori finali prima del prossimo settembre: il rilascio, con molta probabilità, avverrà in concomitanza con la presentazione della rinnovata linea degli iPhone 7. Nel frattempo, con questo piccolo ma importante intervento, Apple si conferma nuovamente come azienda attenta al riconoscimento e all’equità dei propri consumatori, una questione più volte rimarcata anche dal CEO di Cupertino Tim Cook.