Niente GIF alle Olimpiadi di Rio 2016

Il Comitato Olimpico Internazionale ha espressamente proibito l'utilizzo di GIF animate create partendo da riprese video relative alle Olimpiadi di Rio.
Niente GIF alle Olimpiadi di Rio 2016
Il Comitato Olimpico Internazionale ha espressamente proibito l'utilizzo di GIF animate create partendo da riprese video relative alle Olimpiadi di Rio.

Uno dei ricordi che gli italiani si porteranno dietro dagli Europei francesi del mese scorso è il rigore malamente calciato da Simone Zaza e, ancor più, la sua bizzarra rincorsa per arrivare al dischetto, divenuta virale grazie alla fantasia della Rete e alle decine (se non centinaia) di versioni condivise un po’ ovunque sotto forma di GIF animate. Lo stesso non avverrà per le Olimpiadi di Rio 2016 al via oggi, per volere del Comitato Olimpico Internazionale.

Il CIO ha infatti espressamente proibito di trasformare qualsiasi ripresa video della manifestazione in questo formato. Niente GIF e nemmeno GFY o WebM. La regola è contenuta e spiegata nel dettaglio all’interno di un documento ufficiale intitolato “Norme applicabili all’accesso alla notizie per la stampa dei giochi della XXXI Olimpiade di Rio de Janeiro, dal 5 al 21 agosto 2016”. Si tratta con tutta probabilità di una misura messa in atto nel tentativo di tutelare la proprietà delle immagini, delegando solo agli aventi diritto la facoltà di trasmissione, pubblicazione e condivisione sui media e sul Web.

In aggiunta, l’utilizzo di materiale olimpico trasformato in formati grafici animati come le GIF (ad esempio GIFV), GYF, WebM o brevi video come quelli di Vine e altri, è espressamente vietato.

https://twitter.com/ndiblasio/status/761261137073692672

La stampa internazionale potrebbe anche adeguarsi alla regola imposta dal Comitato Olimpico Internazionale, ma una presa di posizione di questo tipo rischia di produrre un clamoroso effetto boomerang da parte delle community online. Porre un freno o calare un divieto di questo tipo dall’alto, in Rete, significa assumersi il rischio che qualcuno faccia esattamente l’opposto, finendo con il generare un esito contrario a quello sperato.

E pensare che solo qualche settimana fa Twitter, uno dei social network più utilizzati a livello mondiale, ha confermato il proprio supporto alle GIF animate aumentando la dimensione massima di quelle condivisibili dagli utenti a 15 MB.

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