Tesla starebbe lavorando alla seconda generazione del suo sistema di guida autonoma. L’azienda introdusse la sua prima soluzione del sistema di assistenza alla guida nel lontano settembre 2014 includendo una videocamera frontale, un radar frontale e un sensore ad ultrasuoni con raggio d’azione a 360 gradi. Un anno dopo, nell’ottobre del 2015, Tesla rilasciò il primo importante aggiornamento che introduceva l’auto-sterzo e il sistema di parcheggio automatico. Sebbene nel tempo il software sia stato ulteriormente affinato, l’attuale hardware presenta limiti tecnici insuperabili.
La prossima generazione dell’autopilota di Tesla introdurrà, dunque, un nuovo pacchetto hardware che permetterà di implementare nuove funzionalità rendendo la vera guida automatica non troppo lontana. Secondo alcune indiscrezioni, il nuovo pacchetto hardware manterrà il radar frontale ma ne aggiungerà anche tutto attorno alla macchina, probabilmente uno in ogni angolo. Inoltre, Tesla dovrebbe inserire una nuova tripla videocamera frontale che l’azienda avrebbe anche già iniziato ad installare nelle auto a partire da questa settimana. Il sistema dei radar sarà il baricentro del sistema di guida autonoma di Tesla in quanto il suo CEO, Elon Musk ha preferito questa soluzione rispetto ai sensori Lidar in quanto i radar sono capaci di “vedere” efficacemente attraverso la pioggia, la neve, la nebbia e la polvere.
L’utilizzo combinato di più radar dovrebbe, quindi, permettere di ottimizzare il sistema di autopilota senza bisogno di utilizzare i sensori Lidar che invece sono preferiti dagli altri competitors. Lidar si ricorda, è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser.
Tesla starebbe, inoltre, già lavorando alla nuova suite software in grado di sfrutatre il nuovo hardware. Molti degli affinamenti sarebbero stati inseriti analizzando i dati raccolti dall’attuale piattaforma. La versione 2.0 dell’autopilot di Tesla potrebbe, dunque, essere più vicina di quello che si potrebbe pensare.