Via il jack, non serve più: limita i movimenti e, soprattutto, limita lo spazio all’interno della scocca. Dentro una nuova fotocamera: sebbene sia un’idea altrui, è una buona idea ed è cosa buona adottarla prima che altri ne facciano una bandiera. Benvenuto iPhone 7, insomma: la reazione che serviva, servita all’interno di un evento ad alto ritmo.
Il miglior schermo di sempre, supportato dal miglior chip di sempre, con la miglior durata di batteria di sempre. Niente di nuovo, insomma: è tutto nuovo. Ma se fin qui c’era da aspettarselo, alcune novità di iPhone 7 vanno invece ad impreziosirne l’annuncio: la logica water-proof pensata per salvaguardare lo smartphone da acqua e polvere, ad esempio; le casse stereo per un’audio migliorato; il tasto Home ridisegnato, riprogettato e pensato per dare una esperienza d’uso più ricca e profonda; una memoria ancor più ampia, arrivando ad un taglio mai raggiunto pur di incamerare quante più informazioni possibili. Tutto ciò trasforma lo smartphone in una fotocamera, ma anche in una console, nonché in un player musicale: lo smartphone è sempre più onnivoro e ingombrante, si fa largo ulteriormente per guadagnare spazi ulteriori.
Stesso prezzo, ma distribuzione immediata in mezzo mondo: anche in questo Apple sembra voler fare la voce grossa. Del resto la concorrenza non è stata a guardare: il Galaxy S7 ruggiva pesantemente dalle parti di Cupertino e la minaccia Huawei si fa sempre più concreta. Apple ha dalla sua un ecosistema app ricco, un ecosistema hardware sempre più completo (Apple Watch 2 e AirPods vanno ad arricchire ulteriormente la potenza di fuoco della mela) e ora anche un iPhone che sa stupire.
La sensazione è che Apple abbia colto nel segno: la curiosità attorno al nuovo smartphone era elevata e gli annunci non hanno deluso le attese. Il tutto in un clima nuovo, quasi divertito: la presentazione inizia con Tim Cook che canta in auto, passa attraverso colorati selfie sul palcoscenico e termina con la performance di Sia. E in borsa? L’impatto è immediato: +0,6% per le azioni Apple, ma +27% per le azioni di una Nintendo che porta su iOS tanto Super Mario quanto Pokémon GO.
La mela ha mostrato i muscoli, di nuovo, ancora. Samsung (proprio nei giorni grigi del Galaxy Note 7) e Huawei devono rimboccarsi le maniche perché il gap si è nuovamente fatto profondo. Microsoft se vuole rilanciare deve stupire o non ha chance. Un campionato già vinto, che sembra interessante soltanto nella lotta al podio. Il ruolo del nuovo iPhone nella corsa di fine anno intanto sembra segnata: si preparino le file di fronte agli Apple Store, perché il 7 sarà di nuovo un successo.