SpaceX compie un altro importante passo in avanti verso la conquista di Marte. La società spaziale di proprietà di Elon Musk ha, infatti, condotto il suo primo test d’accensione del propulsore Raptor che SpaceX punta a voler utilizzare per portare l’uomo su Marte. Sia la società, che Elon Musk, attraverso Twitter, hanno mostrato alcune sequenze del test che avrebbe dato informazioni molto positive. Elon Musk è sempre stato molto vago sulle specifiche di questi motori ma attraverso i tweet post test sono state confermate alcune specifiche precedentemente ipotizzate.
Ogni propulsore Raptor offrirà una spinta pari a 500.000 libbre nella fase di decollo, più o meno quanto il propulsore principale dello Space Shuttle ma utilizzando come carburate il metano al posto del kerosene. Non si conosco, tuttavia, altri dettagli della tecnologia implementata in questi propulsori e soprattutto quanti saranno utilizzati per allestire le navicelle delle future missioni su Marte. Non ci sarebbe una data esatta per la prima missione su Marte con equipaggio umano ma Elon Musk ha più volte affermato di voler tagliare questo traguardo entro il 2024. Tuttavia, per “preparare il terreno”, saranno necessarie alcune missioni preliminari per portare sul suolo marziano tutto quello di cui avranno necessità gli astronauti. Queste missioni dovrebbero iniziare a partire dal 2018.
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Se non ci saranno intoppi con i test, gli obiettivi di Elon Musk potrebbero anche essere raggiunti e consentire la colonizzazione di Marte. SpaceX, dunque, continua nel suo progetto di portare l’uomo su Marte, un obiettivo molto ambizioso che molti credevano potesse essere rallentato dal recente incidente che ha visto un razzo Falcon 9 della società esplodere durante le fasi di test pre-lancio.
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Un incidente di cui si è capito da poco il guasto ma non la causa che l’ha scatenato.