L’assistenza clienti di Apple dovrebbe essere una delle migliori del mondo, ma c’è almeno una persona, in Francia, che è decisamente insoddisfatta. Almeno stando alle immagini e alle sue stesse dichiarazioni quando ieri attorno alle 13 è entrato in un Apple store è ha distrutto almeno dieci iphone e un Macbook con una petanque, una speciale sfera che si usa in Francia per giocare a bocce. Il gesto è clamoroso, così come il danno che dovrà ripagare. I preziosi cocci saranno suoi?
Sta facendo il giro dei social il video nel quale un giovane uomo entra in un centro commerciale a Digione e con tutta calma distrugge uno ad uno tutti i device che gli capitano a tiro, con violenza fredda e ben calcolata. Un colpo solo basta per rompere a pezzi gli schermi in vetro degli iPhone, e pochi istanti per il personale del negozio per capire che quello che sta succedendo è ormai inevitabile. Mentre l’uomo spacca con gusto i dispositivi e l’allarme impazza, scambia anche qualche parola coi presenti e dà anche una giustificazione: lamenta un trattamento ingiusto come consumatore. Aveva chiesto un rimborso per un acquisto giudicato insoddisfacente: non mi rimborsate? Fracasso tutto. Con un simbolo della cultura francese, chissà: forse c’è anche un briciolo di revanscismo. Però l’uomo – fateci caso – non ha mai lasciato per tutto il tempo le sue cuffie Apple (che fosse lì solo per chiedere i nuovi e denigrati AirPods?).
Inevitabile però anche la conclusione: tempo un minuto e il personale di sicurezza è entrato nel negozio interrompendo subito l’azione dimostrativa, e fermando la persona (probabilmente aspettando la polizia per averne le generalità). A questo punto la calma se ne è andata, sostituita da una gran voglia di scappare da parte dell’eroico consumatore, così che ne è nato un corpo a corpo con gli uomini della sicurezza (anche questo catturato da diversi video dei presenti) e tutto è degenerato. In seguito, le fonti locali hanno spiegato che il ragazzo, disoccupato e senza precedenti penali, è stato arrestato e messo in custodia alla stazione di polizia e si presentarà davanti al giudice martedì, per rispondere di danni quantificati in 50 mila euro.
Gli Apple store sono generalmente luoghi che salgono agli onori della cronaca all’indomani di nuove uscite, che provocano code infinite davanti agli ingressi e rituali come gli applausi dei dipendenti all’apertura per i primi acquirenti. Stavolta si tratta di un episodio molto spiacevole che non sarebbe degno di nota se non per la sua potenziale viralità. Alcuni in Rete già inneggiano al casseur della Apple. Altri simboli delle multinazionali globali (ad esempio McDonald) ne sanno qualcosa.