Inviare informazioni personali tramite connessione wireless (WiFi e Bluetooth) è molto conveniente, ma non è la soluzione più sicura. Più volte è stato infatti dimostrato che il segnale può essere intercettato e decodificato con gli strumenti adatti. I ricercatori della University of Washington hanno ideato un modo per trasmettere le password attraverso il corpo umano, sfruttando i sensori integrati nei dispositivi elettronici.
Il team di ingegneri del Networks and Mobile Systems Lab hanno testato i sensori di smartphone e notebook per cercare quale di essi genera trasmissioni con frequenza inferiore ai 30 MHz. I segnali a bassa frequenza possono attraversare il corpo umano, senza propagarsi nell’aria. I ricercatori hanno scoperto che i lettori di impronte digitali e i touchpad emettono segnali con frequenza compresa tra 2 e 10 MHz. Questi sensori, che riconoscono la presenza delle dita (input), sono stati utilizzati per inviare password (output) verso un dispositivo esterno.
In pratica, l’utente potrebbe digitare la password (o altri codici di accesso) sullo smartphone o sul notebook e successivamente toccare il lettore di impronte o il touchpad. Il segnale a bassa frequenza, che contiene la password, viene quindi trasmesso attraverso il corpo e raggiunge, ad esempio, la serratura smart toccata con l’altra mano. Il sistema riconosce l’utente e apre la porta. La tecnologia è stata testata con 10 soggetti differenti per altezza, peso e corporatura.
La velocità raggiunta non è elevata (50 bit/s con il touchpad e 25 bit/s con il lettore di impronte), ma sufficiente per inviare una semplice password in pochi secondi. I ricercatori ritengono che le prestazioni possono essere incrementate e che i dati da trasmettere possono essere più complessi se i produttori forniscono accesso completo al loro software.