Tra poche ora Google presenterà al mondo i primi due smartphone della linea Pixel, destinati a stabilire un nuovo punto di riferimento per il mercato mobile. Due telefoni nati dalla collaborazione del gruppo di Mountain View con HTC. Stando ad alcune voci di corridoio, inizialmente bigG avrebbe voluto affidare il compito ad un altro produttore: Huawei. L’accordo, però, non è stato raggiunto.
A bloccare la partnership sarebbero state alcune condizioni imposte dal motore di ricerca. Innanzitutto l’obbligo di non mostrare il logo dell’azienda produttrice sulla scocca del dispositivo. Poi una tensione nei rapporti tra le due società insorta in seguito al lancio del phablet Nexus 6P dello scorso anno: a convincere Huawei della bontà della partnership, in quel caso, era stata la promessa di portare il device nei negozi dei quattro principali operatori statunitensi, aiutando così il brand cinese a diffondersi sul mercato USA. Così non è stato e anche gli investimenti pubblicitari messi in campo per la promozione del prodotto sono risultati inferiori alle aspettative.
In seguito alla commercializzazione, Google e Huawei hanno iniziato a discutere la realizzazione di tre nuovi smartphone, con tutta probabilità due da destinare alla linea Pixel e un Nexus più economico. Il CEO Richard Yu avrebbe però interrotto qualsiasi tipo di negoziazione non appena saputo dell’obbligo di escludere il proprio logo dai prodotti. La palla sarebbe così passata nelle mani di HTC.
Nonostante quanto accaduto, i rapporti fra bigG e il gruppo cinese sembrano essere rimasti solidi: alcuni rumor parlando di una collaborazione per portare sul mercato un nuovo tablet Android e Huawei continua a investire sullo sviluppo dei processori Kirin di prossima generazione in grado di soddisfare i requisiti della tecnologia Daydream per la realtà virtuale. Altre indiscrezioni vorrebbero le due aziende nuovamente insieme per uno smartphone di fascia media (forse non della linea Pixel) in arrivo sul mercato nella seconda parte del 2017.