La NASA punta ad organizzare la prima spedizione umana su Marte tra circa vent’anni ed Elon Musk mira alla colonizzazione del pianeta rosso con il progetto di SpaceX annunciato nelle scorse settimane. A riportare tutti con i piedi per terra sono Charles Limoli e il suo team della University of California (Irvine, School of Medicine), con uno studio che ipotizza potenziali seri rischi per la salute degli astronauti coinvolti in questo tipo di missioni.
Si parla di danni al cervello, infiammazioni neurali e perdita nella memoria con conseguenti deficit cognitivi che potrebbero risultare fatali in situazioni d’emergenza. Questo a causa di un’esposizione prolungata alle radiazioni cosmiche, che sulla Terra vengono mantenute lontane dalla magnetosfera del pianeta. Tutti sintomi riscontrati su cavie di laboratorio sottoposte ad un bombardamento di particelle cariche. Ansia, depressione e difficoltà nella gestione della paura potrebbero essere altri effetti negativi causati sull’essere umano. Va ovviamente specificato che, essendo lo studio condotto su animali, la sua validità per quanto riguarda l’uomo è tutta da verificare.
Non è una buona notizia per gli astronauti che saranno impegnati in un viaggio di due o tre anni intorno a Marte. L’ambiente spaziale pone alcuni rischi unici all’equipaggio. L’esposizione a queste particelle può causare un range di potenziali complicazioni al sistema nervoso centrale e provocare conseguenze che perdurano ben oltre il termine del viaggio, come una flessione delle performance, deficit della memoria, ansia, depressione e incapacità decisionale.
Lo stesso Elon Musk, annunciando l’ambizioso progetto Interplanetary Transport System, ha dichiarato senza troppi giri di parole che i primi essere umani pronti a mettere un piede su Marte dovranno essere disposti a sacrificare le loro stesse vite.
Una missione su Marte si tradurrà in un’inevitabile esposizione alle radiazioni cosmiche, che è stato dimostrato provocare disturbi cognitivi nei roditori e che potrebbero verificarsi anche negli astronauti impegnati nei viaggi all’interno dello spazio profondo.