Pochi giorni fa, Samsung aveva preannunciato dati economici positivi per il Q3 2016, manifestando un certo ottimismo nonostante i problemi del Galaxy Note 7. Tuttavia, a seguito della decisione di ieri di interrompere in via definitiva la produzione del suo phablet a causa dei continui problemi che colpivano anche i modelli sostituiti, l’azienda coreana ha dovuto tagliare drasticamente le stime sugli ultimi di oltre il 33%. Trattasi di un taglio pesante che riflette il danno economico causato dal ritiro dal mercato del suo phablet Android.
Al netto della modifica, Samsung si aspetta, adesso, un utile operativo per il terzo trimestre di 5.200 miliardi di won cioè 4,17 miliardi di euro. In precedenza le stime erano di 7.800 miliardi di won. Anche in fatturato è previsto in calo dai 49.000 miliardi di won ai 47.000 miliardi di won. Il terremoto finanziario non si limiterà solamente ai bilanci economici perchè anche la borsa ha penalizzato il titolo dell’azienda coreana che ha perso oltre 15 miliardi di euro di capitalizzazione. Il Galaxy Note 7 costerà a Samsung moltissimo, anche dal punto di vista dell’immagine.
Sicuramente, l’azienda dovrà rivedere le sue strategie nel settore mobile e preparare una pronta risposta per riguadagnare la fiducia del mercato. Il Galaxy S8 che arriverà a febbraio potrebbe essere il terminale del riscatto, tuttavia mancano ancora troppi mesi e per allora Samsung dovrà aver già effettuato qualche azione concreta per non perdere troppo terreno prezioso. Anche perchè il ritiro del Galaxy Note 7 lascia la porta aperta ai concorrenti. Aziende come Apple, Google, HTC e Huawei, giusto per citarne qualcuna, potrebbero approfittarne per guadagnare importanti spazi sul mercato, rendendo ancora più pesanti le perdite economiche della società nel lungo periodo.
Per Samsung, dunque, inizia un periodo “difficile” dove sarà importante per il mercato ed i consumatori una sua pronta reazione ad una situazione così drammatica.