Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente di Eni Emma Marcegaglia e l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi hanno partecipato alla cerimonia di premiazione degli Eni Award 2016, andata in scena oggi presso il Palazzo del Quirinale di Roma. Un riconoscimento che dal 2007 viene conferito alle eccellenze nei campi dell’energia, dell’ambiente e della sostenibilità, finalizzato a stimolare nuove generazioni di ricercatori. Nel corso degli anni ha visto la collaborazione di 27 premi Nobel.
Claudio Descalzi, nel discorso tenuto questa mattina, ha evidenziato come Eni punti da sempre sulla ricerca scientifica e sull’innovazione e come questo impegno, anche economico, abbia consentito alla multinazionale dell’energia di eccellere. Negli ultimi sei anni l’investimento in ricerca è stato di ben 1 miliardo e mezzo di euro, una cifra ragguardevole che secondo Descalzi ha consentito alla società di posizionarsi come punto di riferimento nel settore oil&gas, scegliendo sempre soluzioni innovative che guardano al futuro.
Eni Award 2016
Sono state oltre 850 le candidature pervenute per questa edizione. Il Premio Nuove Frontiere degli Idrocarburi (400.000 euro complessivi), sezione Downstream, è stato assegnato a Johannes Lercher del Technische Universität München per la ricerca intitolata “Nuove strategie catalitiche per la sintesi di alcheni e alcanoli" che tratta nuovi processi per l’utilizzo del gas naturale come fonte energetica a ridotte emissioni di gas serra. Per quanto riguarda la sezione Upstream, invece, il riconoscimento è andato a Christopher Ballentine dell’University of Oxford per il progetto “Nuovi traccianti per lo studio delle trasformazioni e degli spostamenti dei fluidi nel sottosuolo", ex aequo con Emiliano Mutti dell’Università degli Studi di Parma e con la sua ricerca “Sedimentazione di mare profondo: geometria e caratteri di facies di reservoir torbiditici e conturitici" che focalizza l’attenzione sui meccanismi di sedimentazione delle rocce e migrazione degli idrocarburi nel sottosuolo.
Il Premio Protezione dell’Ambiente (200.000 euro) è andato a David Milstein del Weizmann Institute of Science (Israele) per la ricerca “Reazioni catalitiche innovative, efficienti ed ambientalmente compatibili, alternative agli attuali processi inquinanti" che punta a migliorare l’efficienza energetica di diverse reazioni della chimica e della farmaceutica, riducendo al contempo la formazione di sottoprodotti indesiderati.
A Federico Bella del Politecnico di Torino, per la tesi di dottorato “Polimeri disegnati dalla luce per celle solari di nuova generazione" che ha studiato le celle solari di terza generazione, e ad Alessandra Menafoglio del Politecnico di Milano, per la tesi di dottorato “Geostatistica orientata agli oggetti" che ha introdotto nuovi metodi per immaginare ed esplorare il sottosuolo, è stato assegnato il Premio Debutto nella Ricerca (25.000 euro cadauno).
Gli Eni Award sono stati consegnati contestualmente ai Riconoscimenti all’Innovazione Eni, conferiti a tre team di ricerca interni che si sono distinti per il livello di innovazione e rilevanza per il business dei risultati ottenuti. La selezione è stata effettuata da un’apposita commissione composta da quattro membri, tutti esterni ad Eni.
L’edizione 2017
L’appuntamento è fissato con l’edizione 2017 che celebrerà il decennale dell’iniziativa (erede del ventennale premio Eni-Italgas), per la quale è già disponibile il bando. Segnerà l’istituzione del premio Debutto nella ricerca: Giovani Talenti dall’Africa riservato a laureati di università africane che abbiano presentato progetti nel campo energetico e ambientale applicabili nei paesi d’origine.