Samsung verrà probabilmente ricordata per quanto accaduto con il Galaxy Note 7, almeno fino al lancio del Galaxy S8. Il produttore coreano è tuttavia un leader mondiale in diversi settori, come quello delle memorie per dispositivi mobile. Dopo aver introdotto il primo chip LPDDR4 da 12 Gb, l’azienda ha oggi presentato il primo chip LPDDR4 da 16 Gb che permetterà di realizzare smartphone con 8 GB di RAM.
Alcuni top di gamma presenti sul mercato integrano 6 GB di RAM, ma la loro diffusione è ancora molto limitata. Nonostante ciò, il progresso non può essere fermato. Samsung ha già pensato al futuro, quando ci sarà un’invasione di dispositivi in grado di visualizzare video 4K e immagini in realtà virtuale. Per questo genere di contenuti è necessaria non solo una grande quantità di memoria, ma anche una memoria veloce. Il chip LPDDR4 da 8 GB opera ad una frequenza di 4.266 MHz, il doppio di una DDR4 per PC. Dato che il bus è ampio 64 bit, la memoria può trasferire fino a 34 GB di dati al secondo.
Il package che contiene quattro chip da 16 Gb ha una dimensione di 15x15x1 millimetri. Un package così sottile consente di impilare anche la memoria flash UFS e il processore, riducendo lo spazio occupato sul circuito stampato. L’utilizzo di una tecnologia di processo nella classe dei 10 nanometri e di circuiti a bassa potenza ha consentito a Samsung di raddoppiare la capacità della memoria rispetto al package da 4 GB, mantenendo gli stessi consumi.
A questo punto una domanda sorge spontanea: cosa fare con 8 GB di RAM? Samsung suggerisce di realizzare tablet in grado di eseguire macchine virtuali, quindi più sistemi operativi sullo stesso dispositivo mobile, come avviene da tempo sui PC.