All’inizio di questa estate, il CEO di Tesla Elon Musk aveva confermato le voci che l’azienda stava lavorando ad un servizio di taxi/car-sharing completamente autonomo per competere con Uber e Lyft. Il concetto di questo servizio era stato raccontato all’interno del suo “Master Plan” parte seconda. Elon Musk, infatti, aveva raccontato come in futuro le Tesla si sarebbero potute trasformare in una fonte di reddito semplicemente premendo un pulsante nella macchina o nell’app dello smartphone. L’intenzione era quella di permettere agli acquirenti di rientrare delle spese di acquisto dell’auto sfruttandola per generare reddito nei momenti di non utilizzo.
Ma adesso, con l’introduzione dell’hardware di seconda generazione che renderà in futuro le Tesla completamente autonome, la società ha esplicitato meglio questo servizio che ha ribattezzato come “Tesla Network“. All’interno, infatti, della pagina di configurazione dei nuovi modelli, nella sezione concernente l’autopilot, la società ha inserito alcune righe in cui esplicita come la possibilità di guadagnare soldi attraverso il car sharing, utilizzando le Tesla, sarà possibile solo all’interno del “Tesla Network” i cui dettagli saranno svelati il prossimo anno. Le tempistiche del debutto di questo servizio sono, ovviamente generiche.
Sebbene Tesla abbia comunicato che le nuove auto potranno disporre di un hardware che sarà in grado di farle guidare davvero da sole, il software di gestione non è stato ancora messo a punto. Dunque, quando le auto saranno davvero capaci di guidare da sole potrebbe venire naturale volerle offrire per un servizio di trasporto a pagamento.
Il fatto che questo servizio sarà disponibile all’interno di un network proprietario rende il progetto ancora più interessante perchè significa che la società sta progettando un servizio di trasporto simile a quello di Uber e Lyft ma con auto che si guideranno da sole in cui Tesla e i proprietari delle auto si divideranno i guadagni delle corse.