Dopo le novità relative ad Apple TV, è il turno di parlare di un argomento molto caro ad Apple: i Mac. Secondo Tim Cook, il Mac è un “testamento per tutto ciò che facciamo” ed è uno strumento dal profondo impatto nell’istruzione, nel design, nel business e in molti altri settori ancori. Con macOS Sierra, i Mac sono sempre più performanti e facili da usare, grazie alla perfetta integrazione con i dispositivi iOS, nonché al supporto a Siri anche su laptop e desktop. Proprio questa settimana, Apple festeggia un anniversario importante: quello dei 25 anni dal lancio dei PowerBook: la società, quindi, è pronta per ridefinire MacBook Pro.
Il nuovo MacBook Pro è in alluminio, in metallo su ogni lato, con un nuova modalità per le scocche in metallo. È disponibile in 13 e 15 pollici, nonché più sottile rispetto alle precedenti generazioni, quindi nelle colorazioni grigio siderale e argento classico.
I nuovi MacBook Pro ospitano un trackpad Force Touch molto grande, il doppio della prima generazione del laptop, nonché una nuova tastiera con sistema a farfalla migliorato rispetto al MacBook ultraleggero del 2015. Così come anticipato dalle indiscrezioni di questi giorni, i nuovi MacBook Pro sono privi dei classici tasti funzione, rimasti praticamente invariati negli ultimi 45 anni, dai primi computer consumer IBM. Questi sono stati sostituiti da TouchBar, una striscia touchscreen e con risoluzione Retina, capace non solo di riprodurre i tasti funzione, ma di ospitare funzioni specifiche per software, applicazioni personalizzate dall’utente e molto altro ancora. Ad esempio, con Foto è possibile sfruttare TouchBar per scorrere l’archivio delle proprie fotografie. Non ultimo, quando si scrivono testi, la barra suggerisce correzioni, come già accade su iOS. Accanto alla TouchBar, vi è spazio per Touch ID, supportato dal nuovo chip T1, che funziona come secure enclave per i dati personali dell’utente. TouchBar è una vera e propria estensione dello schermo principale, capace di unire la versatilità tipica del touchscreen sul mobile, al desktop: dalla stesura di testi agli screenshot, tutto può essere personalizzato dall’utente. Touch ID, nel mentre, permette di gestire più utenti singoli sulla stessa macchina, solo riconoscendone le impronte digitali. Sul palco della Town Hall di Cupertino, poi, vengono mostrate demo dell’integrazione con la TouchBar per software popolari come Final Cut, Photoshop e DJ Pro.
Anche il display è stato migliorato, con una luminosità del 60% maggiore e il supporto allo standard wide color gamut. Il 15 pollici vede un processore Intel i7, con grafica Radeon Pro Polaris di AMD, uno storage flash fino a 2 TB, nonché nuove ventole super-silenziose. Gli speaker supportano il doppio del range dinamico rispetto alle precedente generazioni. Il modello da 13 vede processore i5/i7, processori Intel Iris Graphics, nonché SSD in varie configurazioni. I modelli vedono 4 porte ThunderBolt 3, compatibili con USB-C, inoltre ogni porta può essere sfruttata per la ricarica.
I nuovi MacBook Pro vedono un’autonomia di 10 ore, mentre ci sono piccoli aggiornamenti anche per MacBook Air, con una nuova tastiera e due porte USB-C. A livello di estetica, tuttavia, i Pro sono più sottili e piccoli rispetto agli Air: per questo, verrà proposta una versione di MacBook Pro entry level, senza TouchBar. I prezzi vanno da 1.499 a 2.399 dollari e sono acquistabili da oggi Apple Store.