Per spostarsi da San Francisco a San Jose servono, in media, 132 minuti durante una normale giornata infrasettimanale. Con il servizio Uber Elevate ne basteranno 15. Come è possibile? Semplice: volando. È il moonshot del gruppo guidato da Travis Kalanick, anticipato alla fine del mese scorso e descritto in una documentazione condivisa oggi dall’azienda, intitolata “Fast-Forwarding to a Future of On-Demand Urban Air Transportation”.
L’idea è quella di progettare, realizzare e rendere operativi dei taxi aerei a decollo e atterraggio verticale, mossi da propulsione elettrica, in grado di evitare le code del traffico cittadino e capaci di raggiungere qualsiasi destinazione in modo agevole. In altre parole, si tratta di velivoli VTOL (Vertical Take-Off and Landing) che potranno percorrere fino a 160 Km con una velocità massima pari a 240 Km/h. Una visione futuristica della mobilità, che per ovvi motivi richiederà molto tempo prima di poter essere anche solo sperimentata, ma che ancora una volta dimostra quanto Uber stia investendo in ricerca e sviluppo di progetti innovativi.
I taxi aerei combineranno propulsione elettrica, autonomia, decollo verticale e molte altre caratteristiche di comunicazione e automazione. Opereranno soprattutto nelle aree molto trafficate.
Almeno inizialmente il comando sarà nelle mani di un conducente in carne ed ossa, ma non è da escludere una futura evoluzione self-driving della tecnologia. Dopotutto, già gli attuali aerei di linea e i voli commerciali percorrono lunghe distanze affidandosi al pilota automatico di bordo. Un concept di questo tipo, fin dalle prime fasi di test, dovrà inoltre fare i conti anche con la normativa imposta dalla FAA (Federal Aviation Administration) che regolamenta il traffico aereo negli Stati Uniti.
Quanto costerà viaggiare su un mezzo di questo tipo? Il prezzo, secondo l’azienda, non sarà elevato come si potrebbe immaginare: 120 dollari per uno spostamento sulla media distanza, cifra che in un secondo momento potrebbe scendere addirittura fino a 20 dollari.