L’arrivo dei nuovi MacBook Pro, e della loro innovativa Touch Bar, segna la morte di una delle feature più amate dagli utenti Apple: MagSafe. Come ormai ampiamente noto, la società di Cupertino ha preferito optare per quattro porte di tipo USB-C, rimuovendo quindi il supporto a collegamenti di tipo magnetico. E mentre questa scelta porta, da un lato, a innegabili vantaggi per l’utente, dall’altro potrebbe limitarne le possibilità.
Si è parlato per diverse settimane della possibile introduzione, nei nuovi MacBook Pro, di porte di comunicazione USB-C, compatibili con lo standard ThunderBolt 3. Le speranze di poter continuare a usare un connettore magnetico, però, sembravano ancora molto elevate, almeno fino a qualche giorno fa: Ming-Chi Kuo, analista molto affidabile sul conto della mela morsicata, aveva infatti ipotizzato la possibile introduzione di un sistema proprietario per queste USB-C, sempre con peculiarità magnetiche. Così, tuttavia, non è stato.
Sebbene lo standard USB-C non sia ancora largamente diffuso sul mercato, per Apple determina molti vantaggi. Non solo in termini di velocità di trasmissione, con anche il supporto alle connessioni rapidissime di Thunderbolt 3, ma anche di moltiplicazionee delle risorse: ogni porta, infatti, può fungere sia come uscita video che come strumento di ricarica. Questo significa che l’utente potrà caricare il suo MacBook scegliendo qualsiasi porta a sua disposizione, non dovendosi quindi più preoccupare di scomodità con i cavi, tra lato destro e sinistro del dispositivo. Inoltre, con la sempre più estesa convergenza del mercato verso questo standard, in futuro si potrà sfruttare un unico caricatore per ogni device della casa, sia esso un MacBook oppure un tablet o uno smartphone.
Pur offrendo meno versatilità, MagSafe tuttavia offre al consumatore un livello di sicurezza superiore. Con la sua connessione magnetica, infatti, impedisce una lunga serie di incidenti domestici: calpestando per sbaglio il cavo, il connettore viene automaticamente sganciato dal dispositivo, senza trascinarlo. Un fatto non da poco, se si vogliono evitare cadute accidentali per un dispositivo anche dal prezzo superiore ai 2.000 euro. Apple non ha motivato ufficialmente la morte di MagSafe, né spiegato perché non abbia declinato USB-C in chiave magnetica: non si esclude, però, le ragioni vengano rese note in futuro.