Novità in arrivo, per gli amanti delle emoji nonché dell’universo Apple. Nel nuovo iOS 10.2, consegnato nella giornata di ieri agli sviluppatori, la società di Cupertino ha infatti voluto aggiornare il proprio set di simpatiche icone, introducendo anche alcuni tormentoni della rete. Fra i tanti, il cosiddetto “facepalm” e il gorilla Harambe, quest’ultimo protagonista di un fatto di cronaca qualche mese fa e divenuto immediatamente virale.
Così come già accennato, nella giornata di ieri Apple ha distribuito agli sviluppatori la prima beta di iOS 10.2, un aggiornamento software che potrebbe giungere nelle mani dei consumatori finali entro il prossimo mese. Tra le varie novità, anche l’introduzione di un nuovo set di icone, tra cui dei tormentoni della rete. Così come sottolineato da Emojipedia, infatti, fra l’avocado e le dita incrociate sono apparsi anche il facepalm e il gorilla Harambe.
Il “facepalm” non ha bisogno di molte presentazioni: si tratta della tipica posa con la mano adagiata sul volto, per esprimere sconcerto e disapprovazione verso un concetto poco edificante espresso dal prossimo. Virale da moltissimi anni, con milioni di meme a tema, è una delle rappresentazioni più tangibili della comunicazione visiva sui social. In perfetto stile Apple, l’emoji è presentata in termini inclusivi, con la possibilità non solo di scegliere il genere della faccina, ma anche colori e tratti somatici declinati per le varie etnie.
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Apple ha quindi introdotto l’emoji di un gorilla e, sebbene non trovi denominazioni particolari a livello di software, è già stata ribattezza come Harambe dagli utenti. La popolarità virale deriva da un fatto di cronaca dello scorso maggio: a seguito della caduta di un bambino all’interno del recinto dei gorilla presso lo zoo di Cincinnati, lo staff della struttura ha deciso di uccidere l’esemplare Harambe, per evitare rischi letali al piccolo. La notizia sconvolse l’intera Rete e, dà allora, Harambe è il protagonista dei più svariati meme virali, per una sorta di commiato virtuale declinato all’era dei social.