Anche Audi potrebbe essere cascata nel dieselgate. Il California Air Resources Board avrebbe individuato un secondo dispositivo irregolare montato su alcuni modelli di auto di nuova generazione. Si tratterebbe di un dispositivo diverso da quello coinvolto nello scandalo Volkswagen. L’indiscrezione arriva dalla testata tedesca Bild che cita un documento riservato che punterebbe il dito addirittura su Axel Eiser che fu nominato responsabile dei motori del gruppo Volkswagen proprio a seguito dello scandalo delle emissioni truccate.
Si riaprirebbe, dunque, per la Volkswagen, l’incubo dei test truccati sulle emissioni di CO2. Se l’indiscrezione risultasse corretta, per il gruppo automobilistico tedesco si aprirebbero diversi problemi. Innanzitutto Volkswagen sta trattando ancora con le autorità americane per trovare una quadratura del cerchio a seguito dello scandalo del 2015. Se risultasse che l’azienda abbia continuano ad usare un sistema irregolare su modelli post dieselgate si potrebbero prospettare complicazioni e nuove multe. In secondo luogo, ci potrebbero essere problemi anche sul fronte europeo visto che in alcuni paesi la tassazione sulle auto dipende dal livello di emissioni inquinanti.
Secondo Bild, le auto interessante sarebbero centinaia di migliaia. L’irregolarità che sarebbe stata appurata dal California Air Resources Board toccherebbe modelli dotati della trasmissione automatica AL551, comprese A6, A8 e Q5. Il dispositivo su cui si punta il dito non sarebbe montato solamente su modelli diesel ma anche su motori a benzina.
Il software incriminato funzionerebbe più o meno allo stesso modo di quello della Volkswagen dello scandalo dieselgate. Il software rileverebbe lo stato del veicolo, cioè se si trova in reale movimento oppure in un laboratorio per le analisi, alterando i dati attraverso un algoritmo in grado di attivare provvisoriamente una sorta di meccanismo di risparmio del carburante.
Secondo la testata tedesca Audi, avrebbe sospeso già alcuni suoi ingeneri ma la sensazione è che i problemi potrebbero non essere finiti per il gruppo Volkswagen.