Il nuovo Presidente americano, Donald Trump ha dichiarato che Facebook e Twitter hanno rivestito un’importanza fondamentale per la sua elezione. Per il neo eletto, dunque, i social network hanno contribuito sensibilmente alla sua campagna elettorale. Questa dichiarazione sicuramente non piacerà a Mark Zuckerberg che ha passato molto tempo a spiegare come Facebook non abbia in alcun modo contribuito all’elezione di Trump. Una posizione che il CEO del social network più grande del mondo potrebbe, adesso, fare fatica a mantenere visto quanto dichiarato dal nuovo Presidente americano.
Trump, infatti, ha evidenziato il ruolo chiave dei social network che gli hanno permesso di raggiungere tutti gli obiettivi prefissati senza dover spendere ingenti cifre nella campagna elettorale come, invece, ha fatto la sua rivale Hillary Clinton. Per Trump, dunque, i social media posseggono un potere mediatico superiore a quello ottenibile spendendo molti soldi con le campagne promozionali tradizionali. Trump, infatti, ha saputo utilizzare con saggezza il “potete” dei social network ed ad oggi può contare su oltre 28 milioni di follower su tutte le più importanti piattaforme. Un numero che continuerebbe a crescere anche successivamente all’elezione.
Donal Trump ha anche detto di non amare particolarmente Facebook e Twitter ma i social media rappresentano, oggi, una grande ed innovativa forma di comunicazione. Proprio per questo il neo Presidente americano continuerà ad utilizzare questi strumenti di comunicazione anche quando entrerà ufficialmente in carica ed inizierà il suo operato.
Il social network sono, dunque, stati il baricentro delle ultime elezioni americane, almeno secondo Trump. Per Mark Zuckerberg, invece, è stato l’esatto opposto ma è anche noto come il fondatore di Facebook mal supporti Donald Trump.
La verità, probabilmente sta nel mezzo. Che i social network siano un portentoso strumento di comunicazione è assolutamente vero e questo peso sarà anche maggiore in futuro. Però è altrettanto giusto evidenziare come Trump oggi sia Presidente perchè è stato votato in massa dal ceto medio basso il cui profilo corrisponde ad un over 50 con un livello di istruzione medio-basso, dunque, una figura molto lontana dai tipici utilizzatori di Facebook e Twitter. Persone che dalle loro regioni remote si sono fatte influenzare da tutto quello che è stato raccontato all’interno della rete, comprese le teorie dei complotti e le notizie più inverosimili.