C’era una volta Gangnam Style, poi venne l’Harlem Shake. Ora tocca alla Mannequin Challenge. È il nuovo tormentone che impazza in Rete, un meme che trova nella viralità delle condivisioni sui social la via per proliferare. L’idea è semplice: tutti fermi, come dei manichini, mentre qualcuno si muove all’interno della scena filmando con una modalità che in qualche modo ricorda le sequenze più spettacolari di film come Matrix o X-Men.
Mannequin Challenge
Come spesso accade in questi casi, non è semplice risalire alle origini del fenomeno. Il videoclip del brano “Soke” del cantante Burna Boy, pubblicato lo scorso anno, è composto da spezzoni realizzati con questa tecnica, ma la challenge vera e propria sembra aver preso il via solo nel 2016 ad opera di alcuni studenti in Florida. Può in qualche modo essere paragonato ad un flash mob dove chi cattura la scena la filma dall’interno, spostandosi di continuo.
Hanno già aderito all’iniziativa celebrità di ogni tipo: dalle squadre di calcio (in Italia la Juventus) a quelle di basket (come i Milwaukee Bucks), fino alle personalità e ai rappresentanti del mondo politico: poche ore prima delle elezioni USA si è cimentata con la sfida anche la candidata democratica Hillary Clinton, accompagnata dal marito ed ex presidente Bill, nonché da Jon Bon Jovi, ma l’esito non è stato quello sperato.
Don't stand still. Vote today: https://t.co/jfd3CXLD1s #ElectionDay #MannequinChallenge pic.twitter.com/4KAv2zu0rd
— Hillary Clinton (@HillaryClinton) November 8, 2016
Restando in ambito Casa Bianca, anche l’attuale first lady Michelle Obama, accompagnata da alcuni giocatori NBA come LeBron James ci ha provato.
Ovviamente, l’idea è stata elaborata e interpretata nelle forme più disparate. C’è chi ha allestito un vero e proprio set all’altezza di una produzione cinematografica, come i ragazzi qui di seguito, che nella loro clip sfidano la forza di gravità e le leggi della fisica, celando alla perfezione qualsiasi trucco.
#MannequinChallenge
Come si realizza un video per la Mannequin Challenge? Semplificando all’estremo è sufficiente restare fermi per qualche decina di secondi. In realtà, l’unico limite è costituito dalla propria fantasia. Il format era inizialmente legato all’impiego del brano “Black Beatles” di Rae Sremmurd come colonna sonora, ma in questi casi le regole sono fatte per essere infrante. Quale futuro per questa challenge? Con tutta probabilità, lo stesso che ha interessato gli altri tormentoni della grande Rete: anche la sfida dei manichini percorrerà la propria parabola, arrivando al suo apice di popolarità e condivisioni, per poi inevitabilmente scemare e finire nel dimenticatoio. È l’inevitabile destino dei contenuti virali sul Web.