Jonathan Ive, il designer di punta del gruppo di Cupertino, potrebbe aver assunto un ruolo più marginale all’interno di Apple. È quanto suggeriscono alcuni report provenienti dagli Stati Uniti, e al momento non confermati dall’azienda, pronti a sottolineare come Ive non sia stato particolarmente coinvolto nella creazione degli ultimi device targati mela morsicata. Il designer pare sia più concentrato sull’architettura e il settore retail, in concerto con Angela Ahrendts.
A svelare questa indiscrezione sono i giornalisti Jason Snell e John Gruber, i quali hanno riportato, sulla base di voci apparentemente vicine agli headquarter di Apple, come Jonathan Ive sia principalmente impegnato sul fronte dell’architettura e del rinnovamento degli Apple Store. In particolare, Ive si starebbe occupando da vicino della “Spaceship”, il nuovo campus di Cupertino, mentre il suo contributo sui dispositivi targati mela morsicata sarebbe decisamente ridotto rispetto al passato.
Secondo i giornalisti, il designer avrebbe assunto un ruolo “alla Steve Jobs”, ovvero più di guida e consulenza che di progettazione effettiva. Questo non significa, tuttavia, che Ive non possa fornire contribuiti sostanziali al gruppo: i due esperti, infatti, aggiungono come il misterioso progetto di una iCar sia nato proprio su suggerimento del designer. Allo stesso tempo, la notizia ha dato adito alle più svariate speculazioni, alcune forse fin troppo ardite: secondo molti analisti sulla stampa statunitense, infatti, il neonato libro “Designed by Apple in California” potrebbe essere letto come una sorta di saluto finale al designer all’universo dei dispositivi.
Sebbene nella serata di ieri molte agenzie Oltreoceano abbiano ipotizzato la possibile uscita di Ive dal gruppo californiano, Gruber smentisce questa conclusione. Ive, infatti, probabilmente rimarrà fedele ad Apple, solo in ruoli diversi, affinché possa esplorare nuove frontiere del design. Non resta che attendere, di conseguenza, eventuali conferme o smentite dalle parti di Cupertino: quale sarà il futuro di uno dei designer più influenti al mondo?