Non solo i nuovi iPad Pro, nel mese di marzo Apple potrebbe presentare anche un rinnovato iPad Mini, il quinto della serie. L’indiscrezione pare sia emersa dai distretti produttivi asiatici partner di Cupertino, per poi essere rilanciata da alcune testate australiane e anglosassoni, sebbene l’affidabilità al momento non possa essere vagliata. Qualora le indiscrezioni dovessero rivelarsi veritiere, la Mela potrebbe decidere di lanciare ben quattro tablet contemporaneamente.
Così come emerso da numerose fonti negli ultimi giorni, Apple sarebbe al lavoro su almeno tre nuovi tablet, tutti appartenenti alla linea degli iPad Pro: due classici modelli da 12.9 e 9.7 pollici, a cui se ne potrebbe aggiungere uno inedito da 10.5 o 10.9 pollici. Quest’ultimo potrebbe essere caratterizzato da uno schermo edge-to-edge, nonché dalla totale assenza di tasti fisici sulla porzione frontale dello stesso, il tutto mantenendo il medesimo form factor della versione da 9.7.
Sebbene le indiscrezioni già pubblicate non abbiano mai fatto riferimento a un nuovo iPad Mini, i rumor emersi nella giornata di oggi parlano di un quinto esemplare della linea, forse chiamato iPad Pro Mini anziché iPad Mini 5. Il modello, sempre da 7.9 pollici come i suoi predecessori, potrebbe vedere un lieve aggiornamento estetico, storage fino a 64 GB, nonché la compatibilità con Apple Pencil. Sul comparto hardware, si ipotizza il ricorso a un chip della serie A9 con co-processore di movimento M9, mentre gli altri iPad Pro attesi in primavera saranno invece dotati del più performante A10. Non dovrebbero esservi novità di sorta, invece, sul fronte delle fotocamere: verrà forse incluso un obiettivo posteriore da 8 megapixel, abbinato a uno frontale da 1.2.
Nonostante le indiscrezioni odierne, le probabilità di un iPad Mini 5 in primavera rimangono comunque molto remote, anche per non cannibalizzare la linea degli iPad Pro. In caso Apple optasse comunque per un aggiornamento, questo potrebbe essere di lieve entità e limitato, forse, solo al chipset e alle capacità di storage. Non resta che attendere, di conseguenza, eventuali conferme dalle parti della California.