In occasione dell’evento dedicato alla presentazione della nuova Fiesta, l’automaker di Dearborn ha annunciato che porterà la fase di test dei propri veicoli a guida autonoma anche in Europa. Accadrà il prossimo anno, quando Ford introdurrà sulle strade del vecchio continente le stesse tecnologie già in fase di sperimentazione ormai da tempo negli Stati Uniti.
L’obiettivo dell’Ovale Blu è quello di arrivare nel 2021 a proporre una self-driving car dedicata al ride sharing, in grado di gestire in maniera indipendente tutte le fasi della guida, in un’ottica d’evoluzione del concetto di mobilità. Ci ha parlato del progetto Don Butler (Executive Director, Connected Vehicle and Services di Ford Motor Company), in occasione di un evento dedicato alla community di sviluppatori andato in scena a Berlino all’inizio di settembre. Questo un estratto dall’intervista, in cui si sottolinea come i primi benefici di queste tecnologie riguarderanno il trasporto pubblico.
Abbiamo annunciato che nel 2021 produrremo un veicolo a guida autonoma, una sorta di Robotic Taxi Service. Non una vettura che tutti potranno comprare, ma finalizzata ai servizi di trasporto pubblico. Pensiamo che per un po’ di tempo questo tipo di auto non sarà acquistabile da chiunque, per diverse ragioni: innanzitutto per il costo, poi perché vediamo un’opportunità reale e immediata nel loro impiego per il trasporto pubblico. È in questo ambito che si vedranno le prime innovazioni legate alla guida autonoma.
L’iniziativa si inserisce all’interno di un percorso più ampio, che da tempo vede Ford impegnata ad affiancare al proprio ruolo di automaker quello di provider per soluzioni di mobilità basate su tecnologie avanzate e ancor di più sul concetto di Smart Mobility. In un contesto di questo tipo rientrano di diritto i progetti legati a guida autonoma e big data, solo per fare due esempi. Contestualmente all’arrivo delle self-driving car in Europa, l’Ovale Blu intensificherà i propri sforzi sul programma negli Stati Uniti.