Il governo russo aveva dichiarato in diverse occasioni l’intenzione di ridurre al minimo la dipendenza dai software occidentali. Il Ministero delle Comunicazioni aveva individuato due possibili alternative ad Android e iOS: Sailfish e Tizen. Dopo una lunga analisi tecnica, la scelta è caduta sul sistema operativo open source sviluppato da Jolla. Si tratta di un risultato molto importante per l’azienda finlandese, considerato lo scarso successo ottenuto dai suoi dispositivi mobile.
La decisione è l’ennesimo tassello della lunga guerra fredda informatica in atto tra il governo russo e le multinazionali statunitensi. La Russia ha “sconsigliato” l’acquisto di computer basati su Windows. Google ha ricevuto una multa per presunte violazioni antitrust, mentre l’accesso a LinkedIn è stato bloccato. Opera dovrà invece implementare una blacklist nel suo browser. Per quanto riguarda i sistemi operativi mobile, l’obiettivo del governo è ridurre fino al 50% la dipendenza da iOS e Android entro il 2025.
Sailfish è dunque il primo e unico OS che ha ricevuto la certificazione per l’utilizzo nelle aziende controllate dal governo russo. Una nuova società locale, Open Mobile Platform, ha acquisito la licenza per sviluppare una versione personalizzata del sistema operativo finlandese con l’aggiunta di funzionalità specifiche per la sicurezza. Non è necessario tradurre il software, in quanto Sailfish supporta già il russo.
L’azienda ha pianificato l’espansione della piattaforma in altri paesi. Lo stesso modello di business potrebbe essere adottato in Brasile, India, Cina e Sudafrica che, insieme alla Russia, fanno parte dei cosiddetti BRICS.