Apple potrebbe introdurre degli schermi OLED o AMOLED negli iPhone in via di presentazione nel 2017. La notizia non giunge di certo come una sorpresa, considerando come le indiscrezioni si susseguano ormai da diverse settimane, eppure questa possibilità starebbe generando un certo scompiglio in Cina. I principali produttori di device, infatti, temono che il gruppo di Cupertino possa saturare l’intera produzione, data non solo la capacità di grandi investimenti, ma anche l’elevato numero di dispositivi normalmente fabbricati dai suoi partner. Per questo motivo, si sarebbe palesata l’intenzione di formare un apposito consorzio di tutela.
L’indiscrezione proviene da DigiTimes, testata asiatica non sempre nota per le sue previsioni affidabili sul mondo Apple. Secondo quanto riportato, un gruppo di produttori cinesi avrebbe intenzione di fondare un apposito consorzio per la tutela delle forniture AMOLED, affinché le possibili e ingenti richieste di Apple non causino una saturazione del mercato, rendendo la produzione dei competitor impossibile. Fra questi, vengono citati i nomi di Oppo, Vivo, Huawei e BBK, i quali sarebbero pronti a coordinarsi con il fornitore AMOLED Royole per garantire pannelli per tutti.
Le più grandi preoccupazioni, riferisce DigiTimes, non sarebbero relative al 2017, quando Apple presenterà forse il suo primo iPhone 8 con display OLED, un modello da 5.5 o 5.8 pollici da affiancare ai classici smartphone LCD da 4.7 e 5.5 pollici. I timori sono per il biennio successivo, quello che si concluderà con il 2020, quando la domanda di Apple ai fornitori potrebbe crescere sensibilmente, comprendendo non solo tutti i device della linea iPhone, ma anche Apple Watch e iPad.
Grazie al consorzio in via di definizione, Royole potrà aumentare la capacità produttiva di 45.000 unità per il 2017 e di 60.000 entro il 2019. BBK, nel frattempo, potrebbe investire in una sussidiaria indipendente proprio per la produzione di pannelli OLED. Al momento, nessun commento è giunto dalle parti di Cupertino e difficilmente ciò avverrà in tempi brevi: fino al lancio dei nuovi iPhone, infatti, è probabile che il gruppo californiano mantenga la propria riservatezza.