Il CEO di Elon Musk da tempo affermava che la società avrebbe presto preso provvedimenti verso tutti i loro clienti che hanno il brutto vizio di abusare dei Supercharger. Come noto, i Supercharger sono un network di stazioni di ricarica veloce che Tesla ha realizzato capillarmente sia in America che in Europa. Una rete che permette ai possessori delle auto elettriche Tesla di poter ricaricare rapidamente e di poter affrontare lunghi viaggi senza problemi. Ricariche che per gli attuali possessori delle Tesla Model S e Model X sono sempre gratuite.
Ma il numero di auto, visto il successo dell’azienda, tende ad aumentare rapidamente e con il futuro debutto delle Model 3 il rischio di trovare le code ai Supercharger si fa sempre più forte anche perché molti possessori delle Tesla tendono ad abusare di queste stazioni di ricarica. Alcuni clienti, infatti, hanno trasformato queste stazioni che dovrebbero essere utilizzate solo per i lunghi viaggi in stazioni di ricarica casalinga, lasciando l’auto collegata anche tutta la notte, anche quando la carica è stata completata. Un comportamento che ovviamente l’azienda non ha mai tollerato, soprattutto adesso con il sensibile aumento di modelli in circolazione.
Ecco che, dunque, Tesla ha deciso di penalizzare i furbetti dei Supercharger facendoli pagare una tassa. L’idea è molto semplice. Una volta terminata la ricarica, le Tesla dovranno essere portate via dalla colonnina di ricarica entro 5 minuti. In caso contrario, i possessori inizieranno a pagare 40 centesimi di dollari per ogni minuto di permanenza in eccedenza. L’obiettivo di questa tassa non è di fare soldi ma di incentivare i possessori di una Tesla ha lasciare libero immediatamente il loro posto al termine della ricarica.
Si ricorda, infine, che per i nuovi modelli prenotati dal 2017, i Superchager non saranno più disponibili gratuitamente. Tesla regalerà 400 kWh all’anno ma poi farà pagare un corrispettivo per ogni ricarica effettuata all’interno della rete. Nulla cambierà, comunque, per gli attuali proprietari.