Oggi Qualcomm ha mostrato in che modo il machine learning potrà tornare utile per migliorare l’utilizzo quotidiano dei dispositivi mobile. Il gruppo di Mountain View ne annuncia invece l’impiego all’interno del social network Google+, per effettuare l’upsampling delle fotografie e visualizzarle in alta risoluzione risparmiando al tempo stesso sul traffico dati generato.
Questo è reso possibile grazie all’impiego di una tecnologia chiamata RAISR (Rapid and Accurate Image Super-Resolution). Il funzionamento è estremamente complesso, ma ben riassunto e sintetizzato dall’immagine allegata di seguito. Per mostrare una fotografia a risoluzione 1000×1500 pixel è solitamente richiesto un download di circa 100 Kb. Grazie agli algoritmi di RAISR è possibile ridurre il peso ad un quarto (25 Kb) ed effettuare il ripristino dei dettagli mancanti in un secondo momento, attraverso un’elaborazione anche avviene sul dispositivo dell’utente, in locale. Tutto ciò senza compromettere in modo visibile la qualità del risultato.
La tecnologia è stata testata su una piccola dei dispositivi Android in circolazione, elaborando oltre un miliardo di immagini a settimana tra quelle caricate su Google. Il risultato è un quantitativo di traffico dati ridotto del 75% circa.
Di RAISR e delle sue potenzialità si è già parlato nel mese di novembre, ma con un approccio differente: allora l’esperimento condotto da bigG era finalizzato a ripristinare i dettagli delle immagini persi durante un’operazione di ridimensionamento, ovvero aumentandone il formato per interpolazione. Il test di cui si parla oggi, invece, è finalizzato esplicitamente al social network G+, che da sempre punta molto sulla qualità delle fotografie condivise dai suoi iscritti.