Tesla, alla fine dell’anno scorso, aveva annunciato una profonda rivoluzione delle policy di utilizzo dei suoi Supercharger. La società, infatti, aveva sottolineato che le auto prenotate dopo il 15 gennaio o consegnate dopo il 15 di aprile non avrebbero più avuto accesso illimitato a questo network di ricarica veloce ma avrebbero avuto solo un bonus gratuito di 400 kWh all’anno. Le ricariche successive oltre questo limite sarebbero diventate, dunque, a pagamento. Tesla, però, non aveva ancora specificato i costi di ricarica, almeno sino ad oggi.
L’azienda di proprietà di Elon Musk, infatti, ha finalmente diramato i dettagli dei costi dei Superchager. Il listino dei prezzi non sarà equivalente in tutto il mondo perché varierà da paese a paese a seconda dei costi dell’energia e delle leggi locali. Per esempio, in alcuni paesi si pagherà a seconda dei kWh erogati, mentre in altri in base ai tempi di ricarica. Per quanto riguarda, strettamente, l’Italia, dal sito di Tesla si legge che per ogni kWh erogato dalla rete, i possessori di una Model S o Model X andranno a pagare 0.25 euro. Trattasi di un prezzo abbastanza equo, anche se non stracciato, ma sicuramente inferiore a quanto fa pagare, per esempio, Enel per le ricariche casalinghe delle auto (attualmente 0.40 euro a kWh). Sicuramente, però, un prezzo superiore alle tariffe di altri paesi. A New York ricaricare costa solo 0.19 dollari a kWh.
I pagamenti saranno gestiti direttamente dal sito della Tesla dove gli utenti dovranno inserire la loro carta di credito all’interno della loro area riservata.
Tesla, comunque, sottolinea nuovamente come i 400 kWh offerti annualmente dovrebbero coprire la maggior parte del fabbisogno tipico dei possessori di una Model S o Model X. 400 kWh corrispondono, infatti, a circa 1000 miglia di viaggi in omaggio. La società, inoltre, specifica che non intende speculare da questo progetto. Tutto il reddito ricavato dalle ricariche a pagamento sarà reinvestito nell’ampliamento e nel miglioramento della rete dei Supercharger