L’indagine sulle cause che hanno provocato il surriscaldamento e le esplosioni del Galaxy Note 7 è terminata. Samsung si appresta quindi a divulgare i risultati che utenti e addetti ai lavori attendono da diversi mesi. Secondo la fonte di Reuters, ciò avverrà il prossimo 23 gennaio, un giorno prima della pubblicazione dei dati finanziari relativi al quarto trimestre 2016. Intanto, il produttore coreano si prepara al lancio del Galaxy S8.
Il più grande flop commerciale della storia di Samsung inizia ad agosto 2016. Circa una settimana dopo l’avvio delle consegne, molti utenti avevano segnalato problemi con la batteria. Il produttore aveva quindi avviato una campagna di richiamo e la distribuzione di nuove unità con una batteria realizzata da un altro fornitore. Dato che le esplosioni sono continuate, Samsung ha deciso di richiamare tutti i Galaxy Note 7 e di interrompere definitivamente la produzione. In base alle informazioni raccolte da Reuters, gli ingegneri sono riusciti finalmente a replicare il problema.
Contrariamente a quanto ipotizzato da un’azienda indipendente, la causa non sarebbe il design aggressivo che ha ridotto lo spazio necessario per l’espansione della batteria durante le fasi di carica/scarica, ma la colpa è da attribuire esclusivamente alla batteria. Tuttavia questa ipotesi appare piuttosto improbabile, visto che le batterie del Galaxy Note 7 sono state fornite da due diversi produttori.
La scorsa settimana, Samsung ha comunicato che il 96% dei phablet venduti negli Stati Uniti è stato restituito. La FAA ha quindi chiesto alle compagnie aeree di eliminare l’avviso mostrato prima dell’imbarco. Non è nota la percentuale in Europa, ma i pochi modelli ancora in circolazione sono ormai inutilizzabili, in quanto un recente aggiornamento ha bloccato il livello massimo della carica al 30%.